Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Il caso Sangiuliano. Italia viva e Pd: venga in Parlamento

Ancora polemiche sul ruolo di Maria Rosaria Boccia

Ancora polemiche sul ruolo di Maria Rosaria Boccia

Ancora polemiche sul ruolo di Maria Rosaria Boccia

Nomine presunte e prese di distanze, accuse via social, chat silenziate e imbarazzi: la querelle sul ruolo di Maria Rosaria Boccia e dei suoi rapporti con il ministero della Cultura Gennaro Sangiuliano (insieme nella foto) assume sempre più i contorni di un caso politico, che sarebbe finito anche nel mirino della premier Giorgia Meloni. E a complicarlo è ora una mail, relativa all’organizzazione del G7 Cultura previsto a Pompei dal 19 al 21 settembre: anticipato dalla Stampa e pubblicato da Dagospia, il documento dai contenuti sensibili, anche perché fa riferimento a spostamenti e sicurezza dei ministri coinvolti, è indirizzato per conoscenza anche all’imprenditrice campana che il 27 agosto si è proclamata consigliera di Sangiuliano per i Grandi Eventi, salvo essere smentita dal Mic. Insorge l’opposizione, che già nei giorni scorsi aveva annunciato interrogazioni sulla vicenda. "Bisogna che il ministro Sangiuliano riferisca al più presto al Parlamento: se non è in grado di spiegare, allora si dimetta. Meloni non può accettare una simile situazione. Se necessario, siamo pronti alla mozione di sfiducia", attacca da Italia Viva Ivan Scalfarotto. E dai dem Irene Manzi chiede la "convocazione urgente della commissione Cultura della Camera" per "un question time straordinario del ministro. Il silenzio di Sangiuliano – sottolinea – sta alimentando il sospetto che vi siano ricatti o altre questioni poco chiare che gli impediscono di rendere pubbliche dichiarazioni. Un ministro sotto ricatto non è tollerabile".