"Racconto la mia storia a lieto fine di imprenditore alluvionato romagnolo e rimborsato, per dire anche ad altri di fare domanda, perché i soldi per i ristori ci sono, per dimostrare che anche nelle difficoltà non bisogna mai avvilirsi e che le istituzioni e lo Stato non ci hanno dimenticati". È un messaggio sofferto, ma positivo quello di Dumas Mazzotti, forlivese di 54 anni, sposato e con due figli, titolare del poltronificio ‘Mazzotti Bruno e figlio Dumas’, una fra le 50 aziende del settore in città che durante l’alluvione della Romagna del 2023 finì sott’acqua, perdendo tutto. Ma dopo un anno e mezzo è stato rimborsato dei danni subiti dalla struttura commissariale del generale Francesco Figliuolo.
Mazzotti, iniziamo dalla fine. Da pochi giorni ha ricevuto il cosiddetto ristoro o rimborso per i danni subiti dall’alluvione. Ci può dire quanto?
"Il 90% dei danni certificati: con l’esondazione del fiume Rabbi, avevamo perso tutto".
Non si era salvato niente?
"Abbiamo dovuto buttar via tutto: 40 divani già pronti per la consegna, altro materiale per fabbricarne 100 e tutti i macchinari. Si trattava di centinaia di migliaia di euro di danni".
Che cosa ha provato in quei giorni?
"Subito ho avuto paura di perdere l’azienda, dopo 30 anni di duro lavoro, e di dover licenziare il personale. Ma poi…".
Ma poi?
"Visto che quel capannone era irrecuperabile, ne ho cercato un altro in affitto, trasferendomi in un’altra parte della città. Dopo un mese abbiamo ripreso la produzione".
Con gli stessi dipendenti?
"Non più tre, ma in quattro".
E per chiedere i ristori?
"Mi sono affidato a un perito. A Forlì c’è anche uno sportello commissariale, dove le persone sono ricevute su appuntamento. Dopo un anno, ai primi di settembre, abbiamo inviato la pratica, con relative fatture, alla piattaforma Sfinge, predisposta dal commissario generale Figliuolo".
Dopo quanto tempo è arrivato il riconoscimento del ristoro?
"Alcuni giorni fa".
Contento?
"Sì, per me, la mia famiglia e i dipendenti. Ma sono anche contento per chi si è trovato nelle mie stesse condizioni e sono tanti. A chi non l’avesse ancora fatto dico di fare la domanda e di non avvilirsi, anche se l’iter è lungo e complesso, perché i soldi ci sono e arrivano. Devo fare anche alcuni ringraziamenti".
A chi?
"Alla mia famiglia, ai dipendenti e ai clienti".