Giovedì 4 Luglio 2024

I nodi del governo. Maternità surrogata, la Lega alza il tiro

Chiede una stretta su carcere e sanzioni su chi la pratica. FI non vota gli emendamenti sulle detenute madri . .

I nodi del governo. Maternità surrogata, la Lega alza il tiro

I nodi del governo. Maternità surrogata, la Lega alza il tiro

Dalla Camera al Senato, dal ddl sicurezza a quello sulla maternità surrogata, passando per i balneari, la strada della maggioranza è costellata di scogli, con diverse mine disseminate sull’iter legislativo. La prima è esplosa a Palazzo Madama, con la Lega che ha forzato la mano con un emendamento sulla gestazione per altri che puntava a un’ulteriore stretta: messo ai voti nonostante il parere contrario dell’esecutivo, è stato bocciato in commissione Giustizia.

La seconda è deflagrata a Montecitorio sul ddl sicurezza all’esame delle commissioni Affari costituzionali e giustizia: FI non ha partecipato al voto sugli emendamenti all’articolo del ddl sicurezza riguardante le detenute madri, mettendo agli atti, di fatto, la sua contrarietà nel merito della norma che rende facoltativo il rinvio della pena per le donne con prole fino ad un anno. "Chiederemo all’Aula, quando il provvedimento sarà discusso in quella sede, di mantenere l’obbligo di differimento della pena o l’obbligo di scontarla in un istituto protetto per la madri con figli tra 0 e 12 mesi per scongiurare che anche solo un bambino sia costretto a crescere dietro le sbarre per colpe della madre", ha annunciato per Forza Italia Paolo Emilio Russo. Sul ddl sicurezza le opposizioni sono pronte a dare battaglia in particolare sulla norma che introduce la resistenza passiva come una delle condotte punibili. Il voto sull’emendamento della Lega sulla castrazione chimica potrebbe fotografare una ulteriore frattura. Il partito di Salvini fino a ora ha ritirato alcune proposte emendative al ddl che erano state precedentemente accantonate, ma non questa. Resta sul tavolo insieme a quella sulle prediche in italiano nelle moschee. Scintille già annunciate tra maggioranza e opposizione pure sull’emendamento del governo che prevede una stretta sulla cannabis light.

Al Senato, invece, tiene banco il disegno di legge sulla maternità surrogata. Sul tavolo della Commissione giustizia i leghisti hanno posto due emendamenti: uno definisce e contestualizza il reato universale di maternità surrogata; l’altro chiede di fatto di inasprire carcere e sanzioni per chi pratica la surrogazione (fino a un massimo di 10 anni di reclusione e fino a 2 milioni di multa) e di punire anche i pubblici ufficiali che registrino i bambini nati in quel modo. Il governo ha invitato la Lega al ritiro di questo emendamento e, di fronte al no, ha espresso parere contrario.