Roma, 11 settembre 2019 - Dopo la fiducia al Senato, ora la partita si sposta sui sottosegretari. Giuseppe Conte punta a completare la squadra di governo con viceministri e sottosegretari "il più presto possibile", ma in realtà la partita è tutt'altro che chiusa. Nel M5S il braccio di ferro più infuocato. Molti sono i parlamentari che scalpitano e c'è anche qualcuno degli ex ministri che ambisce a fare il sottosegretario. "Il Movimento non è un ufficio di collocamento", tuonano in una nota i presidenti di Commissione del M5S alla Camera.
Ieri tutte le commissioni del Movimento 5 Stelle hanno concluso il lavoro per l'indicazione dei nomi. Quindi si sarebbero riuniti i capigruppo delle stesse per fare l'elenco delle proposte da portare già oggi al capo politico, Luigi Di Maio. Per arrivare a una quadra Di Maio ha chiesto ai capigruppo di mettere sul tavolo una rosa di tre/cinque nomi. Poi sarà il capo politico M5S ad avere l'ultima parola, privilegiando le competenze e riservandosi di scegliere lui nomi non presenti nella rosa fornitagli dai parlamentari. I nomi forti, comunque, rimangono scritti in neretto nelle liste di chi gestisce la partita. I partiti sono al lavoro per "chiudere entro la settimana". L'optimum sarebbe nominarli nel Consiglio dei ministri di domani, ma in pochi sono pronti a scommetere di portare a casa il risultato.
I possibili sottosegretari M5S
Nel M5S, Stefano Buffagni sembra destinato all'Economia, Manlio Di Stefano agli Esteri. Crescono le quotazioni di Luca Carabetta al Mise, mentre scendono quelle di Francesco D'Uva alla Cultura, anche se il capogruppo alla Camera dovrebbe in ogni caso entrare a far parte dell'esecutivo.
I possibili sottosegretari Pd e Leu
Nel Pd, in pole restano i nomi di Misiani, Manzella, Quartapell, Sereni, Morassut, Serracchiani, Verini (verso l'editoria anche se i 5S propongono Carelli). A Leu potrebbero andare, invece, due 'poltrone'. Lavora a un nome 'esterno' al Parlamento Sinistra italiana. Rostan, Scotto e Muroni gli altri nomi in campo.
Conte: subito al lavoro
Intanto stamane Conte ha scritto su Facebook: "Subito al lavoro: oggi sarò a Bruxelles dove si prospetta una giornata fitta di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie. In Ue non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere 3 obiettivi fondamentali e per l'Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino, un regime interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno".
Sindacati pensionati in piazza a novembre
Monta intanto la protesta dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che hanno annunciato una manifestazione nazionale per metà novembre a Roma. Un'iniziativa che sarà anticipata da una mobilitazione sul territorio. I sindacati (Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil) vogliono così richiamare l'attenzione del Governo su fisco, non autosufficienza e sanità chiedendo in vista della manovra una riduzione delle tasse non solo per i lavoratori ma anche per i pensionati.