Roma, 20 luglio 2022 - "Serve un nuovo patto di fiducia", sono state le parole di Mario Draghi in Senato riguardo alle sue intenzioni davanti alla possibile crisi di governo. Il premier, dopo la mancata fiducia dei Cinquestelle, ha parlato questa mattina davanti al Senato: un passaggio richiesto dal Capo dello Stato dopo aver respinto le dimissioni di Draghi.
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La giornata politica si è aperta alle 9.30, con le 'comunicazioni fiduciarie' di Draghi a Palazzo Madama. Fiduciarie perché potrebbero implicare un voto di fiducia da parte dei senatori. L'intervento del premier è stato seguito dal dibattito parlamentare, quindi la replica del premier che è terminata intorno alle 17. Poi un'ora e mezza di eventuali dichiarazioni di voto fino quando partirà la chiama (alle 19.10). Le operazioni di voto si protrarranno per circa un'ora. Al termine si conoscerà l'esito delle urne. La votazione, se non ci saranno dimissioni, dovrà ripetersi anche alla Camera: il discorso di Draghi sarà infatti inviato anche a Montecitorio in forma scritta. Dibattito e voto si terranno però domani, giovedì 21 luglio.
L'aula di Palazzo Madama ha rivolto 18 appluasi al premier Draghi durante le sue comunicazioni, tutta la maggioranza escluso M5s, con i senatori impassibili come quelli di Fdi. L'applauso più lungo è stato quello rivolto al ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel trentesimo anniversario della loro scomparsa: l'Aula che si é alzata in piedi.
Live dal Senato
Ore 10.19 - "Serve un nuovo Patto di fiducia ". È questa la frase chiave.
Ore 10.17 - Quando Draghi parla dei valori europei Paragone si alza e contesta ad alta voce.
Ore 10.14 - Draghi ha parlato molto del rigassificatore di Piombino. "Va ultimato entro la prossima primavera".
Ore 10.11 - Continua l'elenco delle cose da fare. Pare un programma di governo. È un discorso di prospettiva.
Ore 10.08 - Messaggio a Salvini: no a sostegni a violente e non autorizzate. Il capitano immobile.
Ore 10.07 - I 5s ci hanno pensato un po' ma poi si sono alzati anche loro.
Ore 10.06 - L'aula si alza in piedi per rendere omaggio a Falcone e Borsellino.
Ore 10.05 - Draghi sta facendo un discorso di prospettiva e non di rottura.
Ore 10.02 - Draghi parla dei circa 2000 sindaci che lo hanno sostenuto. I cinque stelle contestano.
Ore 10.01 - "Ricostruire ancora questo patto". Applaude solo il Pd e la sinistra. Il centrodestra fermo.
Ore 9.59 - Draghi parla della "fine del Patto di fiducia".
Ore 9.58 - I cinquestelle non applaudono. Fatto politico.
Ore 9.57 - Draghi sta cercando di bandire i cittadini e i partiti. "Il miracolo del governo è merito vostro ". Nessuno fiata.
Ore 9.53 - Primo applauso sull'appoggio all'Ucraina. Non applaudono 5s e Fdi.
Ore 9.52 - Draghi parla da cinque minuti e nessuno ha ancora battuto ciglio. Né applausi né critiche. Fatto abbastanza inusuale. Assemblea attenta, non vola una mosca.
Ore 9.50 - Draghi ricorda i motivi che fecero nascere il governo. Silenzio assoluto.
Ore 9.49 - I microfoni non funzionano..Draghi dice "qualcosa non funziona". In molti ridono.
Ore 9.42 - Arriva Draghi, la campanella suona, si comincia.
Ore 9.40 - Nei banchi del governo la formazione ttolare: Di Maio, Guerrin, Lamorgese, Franceschini, Gelmini, Brunetta, D'Incà e via via tutti gli altri.
Ore 9.38 - I leader ci sono tutti. Renzi, Salvini, Casini e Monti.
Ore 9.34 - Il presidente Draghi non è ancora arrivato.
Ore 9.33 - Tutto pronto per l'inizio. I senatori affollano l'emiciclo. Aria delle grandi occasioni. Atmosfera sospesa.