Roma, 25 maggio 2018 - La Lega è scettica sulle possibilità di Giuseppe Conte di migliorare la situazione dell’Italia. Dai sondaggi, risulta che l’elettorato del Carroccio ha una bassa fiducia nel suo operato (il 33%), mentre è molto alta quella dei 5 Stelle (72%) e bassissima quella della base di Forza Italia (11%). Gli italiani sono, comunque, interessati all’inizio del nuovo governo: il 40% degli intervistati ha ascoltato il discorso del premier incaricato, una percentuale ampia se teniamo presente che di solito solo il 15-18% dei cittadini segue la politica.
È interessante come i giudizi su Conte si dividano in due categorie, sulla sua persona sono soddisfacenti, anche quelli del Pd. Per il 59% è una presenza "positiva" e per il 52% una persona "preparata" però, poi, quando si va sul giudizio politico le percentuali scendono radicalmente. Solo per il 45% è affidabile; per il 44% in grado di poter essere il presidente del Consiglio e solo per il 31% di poter far sviluppare l’Italia. L’elettorato, dunque, è incerto sulle sue capacità politiche. La fiducia complessiva è comunque abbastanza alta: il 37%, seppure spinta dal 73% del M5S. Gentiloni - che è il leader politico con la fiducia più alta - viaggia intorno al 37%.
Alla domanda ‘A chi si doveva affidare l’incarico di premier?’ prevale la preferenza per il profilo politico. In particolare, la maggioranza dell’elettorato leghista avrebbe preferito una figura politica (53%). Ancora una volta, quindi, il Carroccio è critico nei confronti del premier mentre il 61% dei grillini è d’accordo con la scelta di un tecnico. Il 38% degli intervistati pensa che Conte potrà far bene all’Italia ma, dall’altra parte, non scommette sulla lunga durata del suo governo: solo un quinto dell’elettorato stima che arriverà fino alla fine della legislatura e, anche in questo caso, è molto critico l’elettorato della Lega con 1 elettore su 2 che dà al Governo massimo due anni di vita.
La preoccupazione per le sorti del Paese è trasversale negli italiani e alta (47%). Il 41% dei leghisti è in ansia, superati solo da FI (61%) e Pd (76%). Le riforme proposte dal contratto si teme non vengano realizzate. Solamente il 38% degli italiani ritiene che si arriverà alla cancellazione della riforma Fornero; il 33% crede che verrà fatta la Flat Tax e solo il 22% che ci sarà il reddito di cittadinanza. Esprime più fiducia a Conte l’elettorato residente al Sud (45%) sia perché lì i Cinque Stelle hanno preso più voti sia perché Conte è pugliese, quindi c’è una sorta di identificazione da parte dell’elettorato del Meridione. Infine, gli italiani lo hanno già perdonato per la vicenda del curriculum inesatto: per un elettore su 2 quella era una bugia lieve (47%) mentre il 29% pensa che sia grave.