Lunedì 3 Febbraio 2025
ELENA G. POLIDORI
Politica

L’orgoglio di Conte: “Grillo, un padre assente”. Agli iscritti: vi difenderò io

Il presidente del M5s attacca il fondatore: non c’era nei passaggi importanti. E alza una “barriera legale”: chi ci attacca finirà col pagare le spese in tribunale

Roma, 10 dicembre 2024 – Certo, "sarebbe stato bello" avere accanto il Fondatore, il Garante, l’Elevato in questo passaggio epocale della sua creatura politica. "Si, sarebbe stato bello", giura Giuseppe Conte in un video alla sua base, il giorno dopo il ‘trionfo’ dei numeri che ne hanno ribadito la leadership per la seconda volta. "Sarebbe stato bello avere, negli ultimi anni, un Grillo come io lo vedevo da fuori, partecipe e pienamente coinvolto nel progetto politico del M5s. Purtroppo si è messo ai margini. Sarebbe stato una gran forza averlo ai cancelli di Stellantis, sarebbe stato bello averlo alle elezioni politiche del 2022 e ancora alle elezioni europee, nei vari passaggi anche difficili con la sua verve comunicativa. Così non è stato".

L’orgoglio di Conte: "Grillo, un padre assente". Agli iscritti: vi difenderò io
La diretta di Giuseppe Conte, ieri sui social del Movimento 5 Stelle

Anzi, ricorda Conte, "rivediamo i momenti in cui anziché averlo al nostro fianco, lo avevamo a scambiare telefonate con Draghi e a chiederci conto di quello che stavamo facendo. Però adesso dobbiamo guardare avanti, quel che è stato è stato".

E avanti, dunque, con il nuovo progressismo targato 5 stelle, dove il partito diventa ora "la casa di tutti, anche di chi aveva una proposta diversa non è più l’epoca delle cacciate, delle espulsioni con un post-scriptum, delle decisioni padronali. Tutti si devono sentire a casa".

Il ruolo di Garante è stato cancellato definitivamente dalla seconda votazione online, è dunque il momento dell’appello alla comunità del M5s. "Possiamo essere orgogliosi di appartenere a una forza politica che definisce un nuovo orizzonte con la democrazia partecipativa. In nessun’altra forza politica gli iscritti possono vantare questo ruolo così incisivo e determinante. Abbiamo deciso di metterci in discussione senza tagliare le antiche radici, anzi, queste radici hanno dato nuovi e buoni frutti", ha detto in diretta social. "In un momento di astensionismo diffuso, sfiducia e disaffezione, nell’ultimo mese abbiamo avuto ottomila nuove iscrizioni, cittadini che hanno compreso che nel Movimento si può incidere", ha rivendicato. Certo, Grillo ha fatto di tutto per "sabotare questo processo, ma noi gli abbiamo risposto con più democrazia".

L’Ipotesi di una scissione da parte del comico e dei suoi seguaci, Conte dice di non vederne "le ragioni politiche": "Si fa una scissione per perseguire l’autocrazia e respingere la democrazia del M5s? Si fa una scissione per dei principi che noi stiamo difendendo in modo più forte di prima?", si chiede. Un percorso in salita, dunque, quello di chi vorrebbe – forse – creare una sorta di spin-off del Movimento, riesumando i duri e puri che entrarono in Parlamento nel 2013, ma ormai quello è un tempo finito. Come quello del vincolo del terzo mandato, anche quello crollato insieme al resto dei capisaldi grillini della prima ora, di fatto già aggirato grazie alla regola del ‘mandato zero’ per i consiglieri comunali e ora definitivamente messo in soffitta per consentire al Movimento di "competere ad armi pari con le altre forze politiche".

"Ma non significa – sostiene Conte – che diventeremo come loro e introdurremo il carrierismo; contrasteremo la logica dei signori delle tessere la degenerazione partitica", assicura. Poi si dice pronto a una battaglia legale nel caso Grillo, come paventato da chi gli è vicino, tentasse di rivendicare il diritto all’utilizzo del simbolo: "Abbiamo adottato tutte le cautele, studiato per tempo tutte le conseguenze, non abbiamo nessun timore. Da quando ci siamo insediati abbiamo spiegato a chi ha tentato di danneggiare il Movimento che farlo è un danno grave, e gli ultimi che l’hanno fatto hanno dovuto pagare le spese. Chi si azzarderà a intralciare l’azione politica del Movimento 5 Stelle troverà una barriera solida, anche legale: pagherà le spese dei nostri e dei loro avvocati, la lite temeraria e il risarcimento dei danni. Il mio compito è difendere questa comunità che ha già tanti avversari esterni, non può prestare il fianco a tentativi distruttivi interni".