Giuseppe Conte in Aula alla Camera (Ansa)
Roma, 4 agosto 2023 – Lutto per Giuseppe Conte. A Montecitorio è giunta la notizia della morte del padre del leader del Movimento 5 Stelle, Nicola Conte. A darne comunicazione il vice presidente della Camera, Giorgio Mulè, durante i lavori in Aula.
"Devo comunicare una notizia non bella: il collega Giuseppe Conte è stato colpito da un grave lutto, la perdita del padre. La presidenza della Camera ha già formulato ai familiari l'espressione della più sentita partecipazione al loro dolore, che desidera ora rinnovare anche a nome dell'Assemblea", ha detto Mulè.
Nicola Conte
Il padre del leader pentastellato aveva 93 anni. Originario di Cerignola, si era trasferito a Volturara Appula, un paesino dell’Appennino Dauno in provincia di Foggia, dove nel 1964 nacque il figlio. Quando Giuseppe aveva tre anni, nel 1967, la famiglia andò a vivere a San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio a cui i Conte sono da sempre molto devoti. Nicola divenne segretario comunale e chiuse la carriera sul Gargano, rimanendo a San Giovanni Rotondo anche dopo la pensione. Nel 2018 commentò, senza nascondere la propria emozione, l’investitura a premier di Giuseppe: “Non mi rendo ancora conto, mio figlio premier mi ha stordito”.
Il cordoglio della politica
Sull’account ufficiale del Movimento 5 Stelle tutta la comunità pentastellata si stringe attorno a Giuseppe Conte. Ma il cordoglio è bipartisan. "Voglio esprimere la mia vicinanza a Giuseppe Conte per la scomparsa del padre Nicola. A lui e alla sua famiglia rivolgo le più sincere condoglianze in questo momento di dolore". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
"Un abbraccio affettuoso al Presidente Conte. La comunità democratica gli è vicino per la perdita del padre Nicola. Un pensiero alla sua famiglia e ai suoi cari", scrive su Twitter Elly Schlein. "Esprimiamo le più sentite condoglianze”, dichiara il deputato e vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “A lui e ai suoi familiari giunga il nostro più profondo cordoglio". Condoglianze anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa: “A nome mio personale e del Senato della Repubblica”. Vicinanza all’ex premier anche da parte del ministro Adolfo Urso e dal dirigente nazionale del Pd Goffredo Bettini.