Giovedì 28 Novembre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Le nomine della Cultura, Giuli fa infuriare Crosetto: è bagarre sul Museo Egizio

Il ministro della Difesa contesta il metodo sulla riconferma di Christillin. Polemica per il mancato confronto dentro FdI e il presunto ruolo di Delmastro. La presidente della Fondazione torinese: “Con Guido siamo amici, è tutto ok”

Roma, 28 novembre 2024 – “Sono in ottimi rapporti sia con Alessandro Giuli sia con Guido Crosetto, sono amica di entrambi. Se si tratta di dinamiche interne di partito io non c’entro nulla, spero che sia solo un malinteso”. Evelina Christillin, confermata per altri quattro anni alla presidenza della Fondazione Museo Egizio di Torino, con l’agenzia di stampa Ansa prova a chiudere le polemiche dopo i “messaggi e le telefonate di fuoco” tra il ministro della Cultura e quello della Difesa a causa della sua conferma. “Con Guido siamo amici da quando eravamo ragazzi. Ci siamo sentiti con dei messaggi, tra noi è tutto tranquillo”, conclude Christillin.

Evelina Christillin, 69 anni, con Alessandro Giuli, classe 1975
Evelina Christillin, 69 anni, con Alessandro Giuli, classe 1975

La lite

A parlare dello scontro, che risale alla scorsa settimana, è stato Il Foglio. Secondo la ricostruzione Crosetto avrebbe detto a Giuli di essere contrario al rinnovo dell’incarico per Christillin perché la presidente della Fondazione ha sempre attaccato Fratelli d’Italia e in questi anni non ha mai perso occasione di prendere le distanze dal partito di via della Scrofa. E c’è chi ricorda il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e il direttore del museo Christian Greco, all’epoca criticato per aver promosso biglietti scontati per chi parlava in arabo. E difeso a spada tratta dall’attuale presidente. Giuli avrebbe risposto di aver concordato tutto con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, anche lui di FdI e proveniente dal Piemonte come Crosetto.

Arianna e Giorgia Meloni

Alla fine della lite sarebbero state informate Arianna e Giorgia Meloni, in quel momento in Argentina per l’incontro con Javier Milei. Ed entrambe avrebbero concordato di chiudere lo scontro senza vincitori e vinti per spegnere sul nascere la polemica interna al partito. Da qui la nota congiunta di Giuli e Crosetto di martedì sera, che definisce “destituita di ogni fondamento” ogni ricostruzione su una presunta lite tra i ministri della Difesa e della Cultura. In realtà, come preciserà successivamente l’AdnKronos, la lite si sarebbe consumata non “sul nome”, ma per “una questione di metodo”.

Il retroscena

In particolare, Crosetto sarebbe stato “infastidito” dalla scelta di Giuli di confermare Christillin senza che ci fosse stato “un preventivo confronto all’interno di FdI, come vuole la prassi nel caso di nomine importanti”. Da qui la discussione telefonica, peraltro — secondo fonti della Difesa — in un giorno complicato per Crosetto "impegnato a gestire l’attacco alla base italiana di Unifil in Libano”. In serata Christillin va anche ospite a Un giorno da pecora su Rai Radio1. Al conduttore Giorgio Lauro fa sapere di aver sentito anche Giuli mentre alla domanda su perché sarebbe coinvolto il sottosegretario Delmastro risponde: “Non lo so e non ho il piacere di conoscerlo. Approfitto però di questo programma per dirgli grazie, nel caso avesse speso qualche buona parola per me”. L’anno scorso l’Egizio finì in altre polemiche, stavolta per la conferma di Greco alla direzione nonostante gli scontri con FdI e Lega. L’ok arrivò dal cda della Fondazione. Presieduta proprio da Christillin.