Venerdì 26 Luglio 2024
ANTONELLA COPPARI
Politica

Giro di vite sui migranti. Strutture speciali per le donne. Irregolari, espulsioni più facili

Le novità dell’ultimo decreto legge: velocizzato il controllo dell’età per chi si dichiara minore. Presentare nuove domande d’asilo non bloccherà il provvedimento di allontanamento.

Giro di vite sui migranti. Strutture speciali per le donne. Irregolari, espulsioni più facili

Giro di vite sui migranti. Strutture speciali per le donne. Irregolari, espulsioni più facili

Giorgia Meloni non aspetta nemmeno la fine del Consiglio dei ministri per annunciare su Facebook gli esiti della riunione. Che ritiene trionfali, almeno per quanto concerne le nuove misure sull’immigrazione: "Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale". Al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il compito di illustrare in conferenza stampa il decreto varato ieri sera, in cui c’è una stretta sui rimpatri, che riguarderanno pure chi si dichiara minore e invece ha più di 18 anni. E contiene una novità per le migranti: tutte saranno considerate fragili. Il guardasigilli Carlo Nordio, inquadra così la filosofia delle nuove norme: "Riportiamo a efficacia concreta rimpatri e respingimenti che finora erano de iure e non de facto, negli ultimi 25 anni c’è stato un fallimento normativo di cui dobbiamo tenere conto"

Entrando nel dettaglio degli 11 articoli del provvedimento, prima di tutto si dà potere al Viminale e quindi ai prefetti di disporre le espulsioni per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato (certificata ovviamente dall’autorità giudiziaria) non solo per gli irregolari, ma anche per i ’lungo soggiornanti’, coloro che stanno in Italia da più di cinque anni. Per gli stessi motivi, ovvero qualora fosse ritenuto pericoloso, potrà essere allontanato dall’Italia anche chi è destinatario di una misura di sicurezza alternativa al carcere. Inoltre, se uno straniero irregolare reitera la domanda di protezione internazionale durante il procedimento di espulsione, sarà il magistrato a valutare "immediatamente" l’eventuale inammissibilità. "L’esperienza dimostra che questa viene utilizzata come meccanismo per eludere l’espulsione, prevediamo una procedura semplificata", dichiara Piantedosi, che oggi sarà a Bruxelles per la riunione dei ministri dell’Interno Ue. Quindi, annuncia l’aumento di "venti unità" del personale della polizia di Stato in ambasciate e consolati per potenziare l’attività di controllo sulla regolarità dei visti d’ingresso nel tentativo di "scongiurare tentativi di immigrazione illegale attraverso falsi documenti".

Poi, chiosa: "Già quest’anno, a legislazione invariata, registriamo il 20-30% in più di espulsioni rispetto allo scorso anno. L’espansione della rete dei Cpr è fondamentale: il 52% dei rimpatriati viene da lì". È saltata invece la norma che permetteva al Viminale di utilizzare la guardia costiera negli hot spot: sembra per mancanza di coperture.

Per quanto riguarda i minori, rispetto alle critiche avanzate da più parti, a cominciare da Carla Garlatti, Garante per l’infanzia, il titolare del Viminale è netto: "Non deroghiamo sulle tutele: chi ha meno di 18 anni non viene mai espulso". Con le nuove norme i migranti non potranno più autocertificare la propria minore età. All’arrivo in Italia verranno sottoposti ad accertamenti rapidi, anche con i raggi X, per evitare false autocertificazioni. In caso di dubbio saranno ritenuti minorenni. Qualora emergesse che hanno mentito, possono essere espulsi, come tutti quelli che avessero dichiarato il falso sulla "identità o qualità personali proprie o di altri". Per chi ha almeno sedici anni, le nuove norme prevedono anche la possibilità, in caso di carenza di strutture ad hoc, di restare nei centri di accoglienza destinati ai maggiorenni per un massimo di tre mesi. "Resta il trattamento differenziato", avverte Piantedosi.

C’è di più, tengono a sottolineare la premier e il ministro dell’Interno: è estesa a tutte le donne la garanzia di un’accoglienza particolare, più tutelata, finora riservata ai "soggetti vulnerabili" come donne incinte, minori e disabili. Infine, nell’ambito dell’operazione strade sicure dal primo ottobre al 31 dicembre 2023 il personale è incrementato di ulteriori quattrocento unità: presidieranno le stazioni ferroviarie.