Sabato 23 Novembre 2024
ETTORE MARIA COLOMBO
Politica

Giorgia Meloni incoronata dal Times

Secondo il quotidiano inglese la leader di Fratelli d’Italia è tra i 20 personaggi chiave del 2020. Decisivo il tormentone sui social dopo un comizio. Lei smorza: "Mi basta cambiare il Paese"

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

Roma, 3 gennaio 2020 - Nella foto postata sui social per Capodanno, Giorgia Meloni compare con berrettino di lana rosso che fa da pendant al rossetto rosso mentre gli occhi guardano dolci nell’obiettivo. La leader “della porta accanto”, la simpatica spiderman di quartiere (rigorosamente italiano, si capisce), è stata inserita dal prestigioso Times nella lista dei venti personaggi che potrebbero cambiare corso al 2020. La Meloni, unica italiana tra “i venti volti da guardare nel 2020”, commenta così la classifica: “A me basta dare il meglio per cambiare l’Italia, magari dandole un governo che stia a testa alta in Europa e nel mondo e le restituisca dignità e visione di pensare in grande”.

La motivazione del quotidiano londinese, peraltro, è iper-social: “Quando una traccia musicale dance di uno dei discorsi di Giorgia Meloni è diventata virale, a novembre, è nata una stella. Il Dj dietro la traccia, in cui Meloni grida ripetutamente ‘sono Giorgia, sono una donna, sono una mamma, sono cristiana’ pensava a un’ironica stoccata al suo marchio di politica identitaria di estrema destra, ma l’ironia si è persa nella crescente legione dei fan di lei che ne hanno fatto un inno”. Insomma, la Meloni ‘buca’ pure i social, Instagram e Youtube, su tutti, i canali preferiti dai giovanissimi, in modo ironico e intelligente.

Il suo partito veleggia al 10% nei sondaggi, cioè va a doppia cifra e, dopo aver surclassato Forza Italia, inizia a impensierire la Lega. Ancora meglio vanno le cose nell’indice di popolarità dei leader: dopo il premier, Conte, al 47%, e dopo il ‘solito’ Salvini, al 38%, c’è lei, Giorgia, con il 36%, che gli soffia sul collo, a un’incollatura, con tutti gli altri lontanissimi. Eppure, il suo partito, Fratelli d’Italia, è sempre lo stesso, quello del 4,4% alle elezioni europee, quello fondato dalle ceneri di An – e, alla lontana, dell’Msi – ma anche quello dove, oggi, la vecchia guardia di Ignazio La Russa conta sempre di meno e sempre di più contano, nella cerchia della Meloni, colonnelli come Fabio Rampelli, il suo spin doctor, un liberale mai stato fascista né post come Guido Crosetto, una calabrese puntuta come Wanda Ferro e molte donne. Lo scorso settembre, nella tre giorni di dibattiti e convegni di Atreju, sull’isola Tiberina, la festa nazionale di FdI ha ospitato politici di tutti i colori che si facevano intervistare, a cominciare da Conte. Con Salvini, dopo la crisi di agosto, è iniziata la “guerra delle agende”: dove va Salvini c’è lei, dove c’è lei, subito dopo (o prima) arriva Salvini. Alla manifestazione nazionale del 19 ottobre a piazza San Giovanni, il popolo del centrodestra doveva incoronare Salvini, ma la stella di Giorgia (“nascente” per il Times) è brillata quanto quella di Matteo. La competizione, ormai, è tra loro due. Meloni sogna di diventare leader del centrodestra e - why not? - premier.