Mercoledì 11 Dicembre 2024
ANTONELLA COPPARI
Politica

Manovra, l’asse Meloni-Giorgetti resiste. Sito Usa: “La premier è la persona più potente d’Europa”

La premier italiana Giorgia Meloni è stata riconosciuta come la figura più influente in Europa grazie alla sua gestione dei conti pubblici.

Roma, 11 dicembre 2024 – Giorgia Meloni è stata nominata la persona più potente d’Europa secondo Politico.eu, il quotidiano online nato negli Usa. La premier italiana è stata incoronata "most powerful person" per il 2025.

Il confronto sulla manovra. L’asse Meloni-Giorgetti funziona. Il sito Usa: "È la leader più potente"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, 47 anni, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, classe 1966

Un tempo liquidata come ultranazionalista, Meloni è passata da figura marginale all’elezione a primo ministro, diventando una leader con cui Bruxelles e Washington possono lavorare. Ciò la rende un "global strongman", un uomo forte globale.

Meloni deve buona parte della sua popolarità e autorevolezza in Europa alla capacità di tenere a freno la sua coalizione sul nodo della difesa dei conti pubblici. La premier e il ministro dell’Economia sono riusciti a non arretrare di un centimetro nonostante le pressioni dei partiti e le tensioni tra gli alleati.

Le forze di maggioranza si dicono soddisfatte della manovra che ha iniziato il suo cammino alla Camera, pur avendo poco di concreto per cui rallegrarsi. La Lega ha ottenuto l’ampliamento della flat tax e la diminuzione della tassa sulle criptovalute, mentre Forza Italia ha ottenuto l’Ires premiale per le imprese e la limitazione della web tax.

Nonostante i successi, ci sono state critiche, come l’annullamento delle multe ai no-vax nel decreto milleproroghe. Inoltre, i cavalli di battaglia di Salvini e Tajani, come le pensioni e l’Irpef, non sono stati realizzati.

Il rallentamento del Pil getta ombre sul deficit, e i cordoni della borsa restano stretti. Meloni e Giorgetti rimandano il taglio dell’Irpef a data da destinarsi, scegliendo di dare priorità alla difesa dei conti pubblici.

Il plauso in Europa è unanime, ma resta da vedere quanto gradiranno gli elettori italiani quando si apriranno le urne.