Romana cresciuta alla Garbatella, classe 1977, giornalista professionista, Giorgia Meloni è la prima donna a ricevere l’incarico di presidente del Consiglio. Non è di centrodestra, ma di destra. Usa sempre la parola Nazione, non Paese: Occorre “dare a questa Nazione un nuovo governo”, ha detto Meloni al Quirinale. Accanto a lei, gli ingombranti alleati (con Silvio Berlusconi opportunamente messo in modalità “aereo”).
Giorgia Meloni si rilassa prima dell'incarico. Due passi per Roma e una piega veloce
Conservatrice in un mondo in cui non c’è più niente da conservare, per dirla con Leo Longanesi. Ex vicepresidente della Camera fra il 2006 e il 2008, ex ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi dal 2008 al 2011, è stata presidente di Azione Giovani, eletta durante il congresso nazionale di Viterbo nel 2004. Attualmente è presidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Ha un compagno, Andrea Giambruno, giornalista a Studio Aperto, e una figlia.
È a tutti gli effetti una politica di professione, avendo iniziato a praticarla a 15 anni ed essendo stata eletta a soli 21 anni consigliere provinciale a Roma per Alleanza Nazionale. Due libri, l’ultimo si chiama “Io sono Giorgia”, pubblicato da Rizzoli, e riprende fin dal titolo uno slogan diventato tormentone pronunciato durante un comizio, che ben si è prestato a imitazioni e persino rivisitazioni musicali (che l’hanno resa pop anche tra gli avversari).
Ad accompagnarla in questo viaggio politico sfociato nel 26 per cento delle elezioni politiche del 25 settembre, c’è una pattuglia di amici e famigliari che rappresentano il suo cerchio magico. Come Patrizia Scurti, storica assistente di Meloni, che nel suo libro pubblicato da Rizzoli, descrive così: “La mia padrona dico spesso scherzando, perché non c’è nulla della mia vita che non passi da lei”, ha scritto la presente del Consiglio. E poi c’è Arianna Meloni, militante, sorella, confidente, consigliera. “Ti accompagnerò sul monte Fato a gettare quell’anello nel fuoco, come Sam con Frodo, sapendo che non è la mia storia che verrà raccontata, ma la tua, come è giusto che sia”, ha scritto la sorella Arianna, moglie di Francesco Lollobrigida, capogruppo della Camera di FdI ed ex capo dell’organizzazione prima di lasciare il posto al toscano Giovanni Donzelli. Poi ci sono gli amici e militanti della prima ora, dal settantacinquenne Ignazio La Russa, appena diventato presidente del Senato (senza i voti di Forza Italia) alla più giovane Chiara Colosimo, consigliera regionale e possibile ministro dello Sport. Una militante della prima ora, dicono da Fratelli d’Italia.
Meloni fin qui ha saputo gestire bene i rapporti con gli alleati, soprattuto negli ultimi giorni con Berlusconi, che ha rischiato di mandare a monte la coalizione, tra il mancato sostegno a La Russa e le sortite sull’amico Putin. La strada però è tutta in salita per Meloni.