Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Stupri, le parole di Giambruno sono un caso politico. “Meloni intervenga”. Lui: “Polemica surreale”

L’opposizione compatta contesta l’intervento del giornalista e compagno della premier. Il Pd: “Donne colpevolizzate, intollerabile”. Le parlamentari M5s: “Cultura maschilista e retrograda”. +Europa chiama in causa l’Ordine. La replica del conduttore Mediaset: “Il mio discorso strumentalizzato”

Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset e compagno della premier Giorgia Meloni (Imagoeconomica)

Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset e compagno della premier Giorgia Meloni (Imagoeconomica)

Roma, 29 agosto 2023 – L’ultima uscita di Andrea Giambruno diventa un caso politico. A Diario del Giorno , il programma condotto dal giornalista compagno di Giorgia Meloni su Rete 4, ieri sera si parlava di stupri, tema caldo dopo i casi di Palermo e Caivano.

Cos’ha detto Giambruno

Durante la trasmissione, Giambruno interviene a commentare quanto detto dall’ospite Pietro Senaldi, di cui il conduttore condivide il pensiero: “Bravissimo, stai parlando più da padre che da giurista –. Magari uno dice alla figlia di non salire in macchina con uno sconosciuto perché è verissimo che tu non debba essere violentata, perché è una cosa abominevole. Ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo". Per Giambruno "forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi eviti di incorrere in determinate problematiche, perché poi rischi che il lupo lo trovi”. 

Gli attacchi e la replica

I social rilanciano subito l’intervento del giornalista che viene duramente contestato. E’ opinione condivisa che argomentazioni come le sue legittimino il pensiero secondo cui, ‘se una donna viene stuprata, è anche un po’ colpa sua’. 

Non si fanno attendere le reazioni politiche. L’opposizione è compatta. “Meloni e a Mediaset prendano le distanze”, sollecita il Movimento 5 Stelle.  “Ripugnante e offensivo”, è l'attacco del Pd al giornalista. “Studi prima di parlare”, l'invito di Alleanza Verdi e Sinistra. E al coro si uniscono Italia Viva e +Europa.  

Lui replica a stretto giro con una “precisazione a titolo personale e di un gruppo di lavoro”. L’intervento è stato “usato in maniera strumentale, distorcendo la realtà”. 

Pd: “Donne colpevolizzate, intollerabile”

“Proprio non ci riescono a non colpevolizzare le donne – attacca la deputata Pd Cecilia D'Elia, vicepresidente della commissione d`inchiesta sul Femminicidio –. La violenza è sempre un po' colpa loro. Non uscire da sole, non andare dove è buio, non vestirti in modo provocante. Adesso ce lo spiega anche Giambruno: se non ti ubriachi non ti stuprano. Hai tutto il diritto di ubriacarti ma se eviti di farlo... E niente, alla fine si giudicano le donne e i loro stili di vita. Non è possibile, non è più tollerabile”. 

La capogruppo del Partito democratico alla Camera Chiara Braga invita Meloni a “prendere le distanze”. Irene Manzi, della segreteria nazionale, chiama in causa Mediaset. “Non ha nulla da eccepire? La violenza è sempre e solo responsabilità di chi la compie”. Il senatore Michele Fina affonda il colpo: “Ma non voleva anche andare a Caivano la Presidente? Oppure vuole andare a dire che è colpa delle ragazze?”.  

M5s: “Parole vergognose”

In una nota, le parlamentari del M5S nella commissione bicamerale d'inchiesta sul Femminicidio Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino accusano: “Le parole pronunciate dal conduttore tv Andrea Giambruno a proposito dei presunti accorgimenti che una donna dovrebbe adottare per evitare di incontrare il lupo che le violenta, sono inaccettabili e vergognose, rappresentazione plastica di una cultura maschilista e retrograda che costituisce il terreno di coltura dei comportamenti violenti, dei soprusi che tantissime donne ogni giorno sono costrette a subire. Si chiama vittimizzazione secondaria, se

Giambruno non ne è a conoscenza può documentarsi facilmente così da evitare di fare danni incalcolabili attraverso la televisione: sulla donna già distrutta dalla violenza fisica o psicologica si scarica una presunta colpa, una qualche responsabilità sull'accaduto”. 

“Sono proprio i messaggi come questi il terreno fertile in cui si coltiva la cultura retrograda di comportamenti violenti, della logica della presunta superiorità del maschio e della conseguente inferiorità della femmina”, aggiunge Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio, che chiede una presa di posizione di Mediaset

+ Europa: “Intervenga l’Ordine”

Un’aspra critica alle parole di Giambruno viene anche da Italia Viva. “Molto gravi” le definisce Raffaella Paita. "Nel suo mondo al contrario – twitta la senatrice – secondo lui una ragazza ha il diritto di essere al sicuro solo se non beve? Una ragazza deve rinunciare a ballare, uscire di casa, vivere, bere un drink per timore di trovare il lupo? Ancora con questa disgustosa storia del 'se l'è cercata’? Certa superficialità contribuisce a trasformare la vittima in colpevole. Non è tollerabile”. La collega Sbrollini le fa eco. “Giambruno non è nuovo a uscite infelici. Ma quella sulle ragazze che dovrebbero evitare di uscire o bere 'perché poi il lupo lo trovi' è veramente intollerabile”. 

Altrettando severo il giudizio di +Europa. "Quindi per Andrea Giambruno, compagno della premier Meloni, il fatto che una ragazza possa bere qualcosa in discoteca la fa diventare automaticamente vittima sacrificale per subire violenze o essere stuprata – dichiara Carla Taibi, tesoriera di +Europa – . Normalizzare la bestialità dei ragazzi sulle ragazze, colpevolizzando queste ultime per come si vestono o per quello che fanno, determina un problema per la cultura del nostro Paese, sdoganando i peggiori comportamenti a danno delle donne”. Taibi chiede l’intervento dell’Ordine dei giornalisti. 

Giambruno: “Le mie parole distorte”

“Sta impazzando una polemica surreale – replica Giambruno – mi è doveroso precisare che nessuno ha giustificato l'atto, anzi sono stati utilizzati termini precisi: ‘abominevole’ per l'atto e ‘bestie’ per gli autori”. Secondo il giornalista le sue parole sono state utilizzate “in maniera strumentale” e “in maniera surreale, distorcendo la realtà e lo stanno facendo o perché in mala fede o perché hanno seri problemi di comprendonio. A chi va a ruota consiglio di seguire la puntata, mettiamo fine alle polemiche, stiamo rasentando il ridicolo e la politica ha di meglio da fare che occuparsi di uno spazio giornalistico”. 

Rotondi (FdI) lo difende

A difesa del compagno di Meloni interviene Così Gianfranco Rotondi, presidente di Verde e popolare e deputato di Fratelli d'Italia: “Giambruno è papà di una bambina, io di tre ragazze che ormai frequentano le discoteche. Non ha detto niente di diverso da ciò che raccomandiamo noi genitori alle ragazze: 'Occhio all'alcol, e a offerte di drink da persone non conosciute'. Se poi la sinistra si aggrappa al diritto di ubriacarsi, buona fortuna”.