Sabato 24 Agosto 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Ius scholae, Gasparri (Forza Italia): "Noi non imponiamo nulla. La coalizione non si discute"

Il capogruppo dei senatori: ma ci sono temi su cui le singole forze hanno posizioni proprie. "Nessuno vieta alla Lega di insistere su Quota 41 per le pensioni, anche se è un tema delicato".

Roma, 24 agosto 2024 – "Nessuno pretende di imporre lo ius scholae e tantomeno mettere in discussione il governo, ma ci sono temi su cui le singole forze hanno posizioni proprie". Indossa la divisa da pompiere il capogruppo dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri. Ma non per questo Forza Italia intende abdicare ad "allargare i confini della coalizione per non essere superati" sui temi della cittadinanza, come sull’Europa e l’autonomia.

Senatore Gasparri, come risponde agli alleati che vi accusano di "minare" la stabilità della coalizione con l’apertura sullo ius scholae?

"In due parti. Prima: l’integrazione degli immigrati è menzionata anche nel programma di centrodestra. Non c’è un riferimento specifico allo ius scholae, ma ci sono riferimenti alle politiche di integrazione. Seconda: su Youtube c’è un video di Giorgia Meloni del primo luglio 2022, in piena campagna elettorale, che auspica una soluzione tipo lo ius scholae. Non è che Forza Italia si fosse particolarmente prodigata su questo tema. Nessuno pretende di imporlo o mettere in discussione il governo, come si legge in ricostruzioni esagerate e fantasiose. Ma ci sono temi su cui le singole forze hanno posizione proprie".

Non si rischia di logorare la maggioranza?

"La Lega insiste su Quota 41 per le pensioni. Tema delicato per ragioni economiche. Mi pare che nessuno vieti alla Lega di introdurre un argomento che le sta a cuore. Si tratta di temi di cui riflettere in primo luogo dentro la maggioranza. Ma parlando delle proposte specifiche, non di cose immaginarie".

Cioè?

"FI è contraria allo ius soli proposto dalla sinistra. E anche a concedere la cittadinanza dopo 5 anni di scuola. Abbiamo proposto la possibilità di concedere la cittadinanza a chi ha fatto dieci anni di studi in Italia. Che non mi sembra un tempo breve".

Tutto il ciclo dell’obbligo insomma...

"Vuol dire essere andati oltre elementari e medie. Non mi pare qualcosa che scardini le istituzioni. Attualmente si può chiedere la cittadinanza a 18 anni. La differenza sarebbe poter fare domanda a 16. Stiamo parlando di questo. La Lega è contraria? Non è questione da cui dipenda la vita della maggioranza. Le priorità del governo sono fisco, sicurezza e lavoro".

A proposito di priorità, tra Forza Italia e gli alleati stanno forse aumentando gli attriti dopo il voto del partito della premier e del Carroccio contro Ursula von der Leyen?

"Noi abbiamo votato con convinzione la candidata del nostro partito, il Ppe, che ha vinto le Europee. Quindi siamo ben contenti. Ma non ci siamo scandalizzati dei voti contrari. Meloni, che deve giustamente designare un commissario, con chi sta trattando? Negozia con von der Leyen, com’è normale in un’Europa dove i 27 governi sono di diversa estrazione e accade che abbiano posizioni e interessi differenti".

Pensa che il referendum sull’autonomia differenziata possa diventare un altro elemento di attrito?

"Anche qui Forza Italia svolge un ruolo di garanzia sui livelli essenziali delle prestazioni in tutte le regioni. Siamo i guardiani di un’applicazione ragionevole e rispettosa dei diritti di tutti da Reggio Emilia a Reggio Calabria. L’importante è che anche al momento dell’eventuale referendum si parli di questioni reali e non immaginarie. La maggioranza di centrodestra per noi è un vincolo fondamentale, che Silvio Berlusconi ha voluto e fondato superando discriminazioni e pregiudizi. E ci stiamo occupando di allargare i confini della coalizione per non essere superati, dato che abbiamo vinto perché le opposizioni erano divise".