Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Meloni: “G7 un successo, l’Ue riconosca all’Italia il ruolo che le spetta. Sostegno rafforzato all’Ucraina”

La premier tira le somme sul vertice appena concluso: “Orgogliosa per come la nostra nazione sia riuscita ancora una volta a stupire e a tracciare la rotta”. E sull’aborto: “Polemica artefatta”

Brindisi, 15 giugno 2024 – "Se oggi si apre in Svizzera la conferenza per la pace cui partecipa anche l'Italia, è perché noi G7 con il nostro sostegno deciso e compatto in questi due anni abbiamo consentito che l'Ucraina non fosse invasa. Vale la pensa ricordarlo sempre". Giorgia Meloni esordisce così nella conferenza stampa in cui tira le somme del summit, che ha visto i grandi della Terra riunirsi in Puglia, a Borgo Egnazia. Un vertice che la premier definisce, "senza timore di smentita, un successo", "uno straordinario gioco di squadra" di cui si dice "orgogliosa" per "come la nostra nazione sia riuscita ancora una volta a stupire e a tracciare la rotta".

Giorgia Meloni durante la conferenza finale del G7 in Puglia (Ansa)
Giorgia Meloni durante la conferenza finale del G7 in Puglia (Ansa)

"Il G7 ribadisce l'impegno compatto per difendere il sistema internazionale di regole basato sul diritto, messo a repentaglio con la guerra di aggressione russa", dice la presidente del Consiglio, ricordando "l'accordo non scontato" sui profitti degli asset russi, "da definire dal punto di vista tecnico nelle prossime settimane". "E' stato già stabilito che il prestito da 50 miliardi all'Ucraina sarà fornito dagli Usa, anche Canada, Regno Unito e Giappone probabilmente potrebbero partecipare – chiarisce – . Attualmente non intervengono le nazioni europee perché gli asset sono tutti mobilizzati in Europa, quindi l'Europa contribuisce già individuando il meccanismo di garanzia". E sulla proposta di pace del presidente Valdimir Putin dice: "Mi sembra più una mossa propagandistica che reale".

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E a proposito di pace Meloni parla anche del conflitto in Medio Oriente, sottolineando che anche su questo “nella dichiarazione c'è piena convergenza”. Abbiamo confermato il nostro sostegno alla proposta di mediazione degli Stati Uniti per un cessate di fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e un significativo aumento dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile nella Striscia di Gaza – aggiunge –. Il G7 ha ribadito ogni sforzo per scongiurare l'escalation nella regione e per una soluzione politica duratura della crisi con una soluzione dei due popoli e due Stati".

La polemica sull’aborto

Meloni torna anche sulla questione aborto e sul fatto che la parola non è contenuta nella dichiarazione finale del vertice. "Semplicemente perché quando ci sono cose già date per acquisite si fa un richiamo al documento precedente", spiega. "Credo sia stata una polemica costruita in maniera artefatta, una polemica che non è mai esistita nel vertice", aggiunge, sottolineando che non intende "modificare la legge 194 ma applicarla in tutte le sue parti, è una legge molto equilibrata e fatta bene".

Quindi rimarca: "Nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all'aborto o sui diritti Lgbt, la realtà è diversa da un racconto che vedo animato da diversi presunti osservatori, le cui aspettative sono state deluse".

Il grazie al Papa e l’intelligenza artificiale

La premier ringrazia poi Papa Francesco. "Abbiamo vissuto ieri un momento storico con la presenza pontefice che non smetterò mai di ringraziare per il regalo che ci ha fatto. Non solo partecipando al vertice, era la prima volta in 50 anni di storia del G7 – dice –. Lo voglio ringraziare per averci dato il suo preziosissimo punto di vista sull’intelligenza artificiale e per il rispetto che ha dimostrato rimanendo oltre 3 ore ad ascoltare tutti i leader. L'ho trovato un messaggio straordinario e davvero sarò eternamente grata al Santo Padre per questo messaggio straordinario che ha voluto mandare".

"Il Papa ha dato un contributo straordinario, anche morale dando concretezza al concetto promosso dalla Santa Sede di 'algoretica', dare un'etica agli algoritmi: siamo riusciti a far adottare nelle nostre conclusioni la previsione di un marchio che consente alle imprese che adottano un codice di condotta di essere riconoscibili dai consumatori – sottolinea la premier –. Abbiamo avviato un focus sull'impatto dell'Ia nel mercato lavoro". 

Meloni spiega che "il dibattito sull'intelligenza artificiale non finisce qui". "Organizzeremo altre iniziative. E' un tema sul quale tutto il mondo si interroga ed è fondamentale affrontarlo a livello internazionale", dice. "Il nostro interesse è garantire che questa tecnologia nel momento in cui la sviluppiamo rimanga in ogni caso controllata dall'uomo, l'uomo mantenga l'uomo come suo ultimo fine". "Non bisogna trattare questa materia come fosse tutta bianca o tutta nera: gli strumenti sono neutrali, non sono di per sè nè buoni e nè cattivi. L'Intelligenza Artificiale porta con sè opportunità e rischi, è un moltiplicatore, cosa vogliamo moltiplicare?".

Migranti

Spazio poi alla coalizione contro il traffico di migranti. "Abbiamo deciso di incaricare i ministri dell'Interno dei 7 Paesi perché mettano a punto un piano d'azione che dovrà essere adottato quanto prima. Siamo al lavoro da oggi, il tempo che i ministri si incontrino e definiscano un piano d'azione per essere il prima possibile operativi su questa materia", spiega. E ribadisce che la lotta all'immigrazione illegale nel documento conclusivo del G7 si muove su quattro direttrici: "Lotta contro il traffico degli esseri umani, lavorare a monte alle cause, capacità di governare e favorire i flussi di migrazione legale". Su quest'ultimo punto la premier ricorda che "quando l'Italia ha avviato il decreto flussi triennale ha dato quote aggiuntive alle nazioni che ci aiutavano a combattere la migrazione illegale. Chiaramente quindi il tema della migrazione è un aspetto fondamentale ma va lasciato in capo agli stati nazionali. Non sono le organizzazioni internazionali che possono decidere in luogo degli stati nazionali".

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L’Africa e il piano Mattei

Sulle questioni riguardanti l'Africa nel G7 "è stato condiviso l'approccio italiano", dice la premier rimarcando come il nostro Paese abbia "cercato fin dall'inizio di creare un punto di riferimento" per quanto riguarda la linea da seguire. L’obiettivo è "unire gli sforzi per continuare a costruire un modello che contribuisca a far crescere e prosperare l'Africa con le risorse che possiedono" – dice – perché "il G7 non vuole essere una fortezza chiusa, non si deve difendere da qualcosa o qualcuno ma" dà un sistema di lavori che "vuole offrirsi al mondo per cercare soluzioni legate allo sviluppo insieme". “Era importante per smontare quella narrazione che vorrebbe l'occidente contro il resto del mondo, questo approccio è stato confermato durante la presidenza italiana e sono orgogliosa" di avere offerto "un racconto completamente" diverso, aggiunge.

Global Tax

"In ambito G7 abbiamo concordato un forte impegno politico in favore di un sistema di tassazione internazionale più giusto e stabile, la famosa global minimum tax, un tema a cui tengo particolarmente – prosegue ancora la premier –. Ieri abbiamo ascoltato il segretario dell'Ocse spiegarci che è pronta per essere firmata sul piano tecnico. Il G7 e l'Ocse hanno lavorato in parallelo", ora tocca agli Stati e "la volontà dell'Italia c'è e mi auguro sia fatto al più presto".

Tregua olimpica

I giornalisti le chiedono della tregua olimpica il cui invito "è stato inserito" nelle dichiarazioni conclusive del G7. "E’ stata una richiesta francese e secondo me è una buona richiesta, è stata inserita all'unanimità – spiega la premier –. Non so se si riuscirà a ottenere" la tregua, "ma penso che potrebbe essere un altro elemento prezioso, questo riferimento è stato inserito anche in linea con una risoluzione delle Nazioni Unite, vedremo che cosa sarà ma sono contenta di che abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a fare la nostra parte per capire se questo possa essere un elemento di de-escalation".

Il rapporto con la Cina

Infine un passaggio anche sulla Cina. “Abbiamo mantenuto alte le priorità dei temi legati all'Indo-Pacifico e alla sicurezza economica, con l'obiettivo di dare un messaggio chiaro, particolarmente alla Cina – dice Meloni –. Noi siamo aperti al dialogo, ovviamente, però le nostre imprese devono poter competere ad armi pari, perché il mercato può essere libero solamente se è anche equo, quindi libero mercato ma in un quadro di concorrenza leale". La premier sottolinea poi che "non possiamo cadere nel paradosso che per proteggere l'ambiente finiamo per avvantaggiare nazioni che sono in competizione con noi e che non si fanno grandi problemi ad adottare pratiche commerciali molto aggressive, spesso proprio a danno dell'ambiente".

L’Unione Europea che verrà

Sui vertici europei, conclude Meloni, "i primi due temi che interessano me e sulla base dei quali farò le mie valutazioni come governo italiano e con gli alleati è che all'Italia venga riconosciuto il ruolo che le spetta in termini di competenze dei commissari e che l'Europa comprenda il messaggio arrivato dai cittadini europei, perché se vogliamo trarre dal voto come insegnamento che tutto andava bene, sarebbe una lettura un po' distorta". Secondo la premier, infatti, "i cittadini europei chiedono pragmatismo, un approccio molto meno ideologico su diverse grandi questioni, che l'Europa si occupi più di alcune priorità di cui si è occupata poco negli anni passati, e si occupi meno di priorità di cui si è occupata molto. Io spero che questo messaggio possa essere compreso – continua –. I cittadini votano per dare indicazioni, a chi ha la responsabilità della politica, su quale debba essere la linea da seguire. Mi pare che un messaggio sia arrivato, e chiaro. Questo è quello che mi interessa. Le nostre valutazioni le facciamo a valle di questi ragionamenti, non a monte. Quello è un gioco che fanno altri, che pensano di poter definire tutte le caselle prima che i cittadini votino: la politica deve soprattutto rispondere all'indicazione che arriva dai cittadini".