Giovedì 26 Settembre 2024
SIMONE ARMINIO
Politica

Francesco Boccia (Pd): "Nord contro Sud. Anni bui con l’Autonomia differenziata"

Il capogruppo dem in Senato lancia una raccolta firme per abrogare la norma: "In piazza Santi Apostoli è nato un fronte costituzionale che farà argine alla destra"

Roma 20 giugno 2024 – Francesco Boccia, capogruppo Pd in Senato, l’Autonomia differenziata è legge da poche ore e già il Pd propone un referendum per abrogarla. Cosa non va?

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"Quanto avvenuto alla Camera è stato molto grave, una pagina indegna della storia parlamentare".

Parla della forma o del merito?

"Di entrambe. Vedere sventolare bandiere diverse dal Tricolore alla Camera, lo dico con tutto il rispetto per le identità locali, è una ferita difficile da sanare, la distruzione della coesione nazionale".

È sempre Nord contro sud?

"Di più: hanno riportato indietro le lancette al tempo più buio della contrapposizione Nord-Sud. E poi ci sono anche le aree interne, e quelle di montagna. Questa legge acuisce tutte le diseguaglianze".

Lei ha parlato di baratto di maggioranza. È davvero così?

"Il premierato alla premier, la giustizia a Forza Italia... Ora che anche la Lega ha avuto il suo scalpo mi auguro che il governo, in un sussulto di dignità, non si presti alla firma di nessuna intesa prima di averci detto dove troverà le risorse per la sussidiarietà, e finché non saranno fissati i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni in ogni Regione".

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Ma perché un referendum? Le ultime volte gli italiani hanno mostrato di non apprezzare.

"Questo però è un tema che tocca la carne viva di ogni famiglia. È una riforma che avrà un impatto devastante su scuola, sanità, trasporto pubblico, assistenza a bambini e anziani . Per questo raccoglieremo le firme. E combatteremo anche nel referendum contro il Premierato, perché il combinato delle riforme della destra sfascia la Costituzione e spacca l’unità del Paese".

I cittadini delegano voi per discutere e decidere. Il referendum dovrebbe essere un’eccezione...

"Abbiamo provato in tutti i modi, prima al Senato e poi alla Camera, a farli ragionare. La destra non ha mai ricercato il consenso comune, la maggioranza scappava dal confronto per obbedire al capo. Non ci resta che raccogliere le firme".

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Lo farà anche Italia Viva. Auspica uno schieramento ampio?

"Lo auspico e sono certo che il fronte costituzionale e popolare ampio e compatto che è sceso in Piazza Santi Apostoli si rinsalderà e si allargherà ancora di più. La segretaria Schlein lo ripete sempre, siamo testardamente unitari. Lo saremo a maggior ragione ora, visto che c’è in gioco l’unità del Paese".

La riforma del titolo V, lo si dice da più parti, andava in ogni caso superata. La vostra proposta?

"È quella che ha sempre ricordato il Presidente Mattarella: l’autonomia rafforza l’unità nazionale se attua i principi di sussidiarietà".

Concretamente?

"Prima si finanziano i Lep, poi si mettono le risorse vere sul tavolo, si fa in modo che i servizi siano allo stesso livello in tutto il Paese e solo dopo si possono decentrare alcune funzioni amministrative. Se approvi l’autonomia senza fondi, invece, stai solo cristallizzando le differenze e accrescendo le diseguaglianze".

Un’altra raccolta firme è in atto: quella sul Jobs Act. Una parte del Pd è contraria, la segretaria Schlein ha firmato. E lei?

"Così come nel 2014 non votai il Jobs act, allo stesso modo ho firmato convintamente i referendum della Cgil, perché per me oggi rappresentano un nuovo passo in avanti e non indietro".

Le Europee sono state uno spartiacque. Bene il Pd e Avs, male M5s ed ex Terzo Polo. Il campo largo potrà ripartire anche su queste basi o è morto e sepolto?

"Noi abbiamo sempre lavorato per l’unità della coalizione nel Paese e in Parlamento. Continueremo a farlo, consapevoli del ruolo che il Pd dovrà svolgere come perno di questo fronte costituzionale delle opposizioni per battere la destra".

Che poi se uniti sareste già numericamente superiori alla destra.

"Lo so bene, mi auguro lo capiscano anche i tanti che in questi anni hanno lavorato più per far implodere il Pd che per costruire l’alternativa, non capendo che l’avversario è la destra. Dopo le ultime elezioni forse lo hanno capito".