Giovedì 14 Novembre 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Fitto in Commissione. Il Pd prende tempo:: "Aspettiamo di capire quali deleghe avrà"

Schlein: il governo deve ancora dirci chi prenderà i suoi dossier in Italia. Fidanza (FdI) attacca: "Non riescono a tifare Italia, noi votammo per Gentiloni".

Fitto in Commissione. Il Pd prende tempo:: "Aspettiamo di capire quali deleghe avrà"

Schlein: il governo deve ancora dirci chi prenderà i suoi dossier in Italia. Fidanza (FdI) attacca: "Non riescono a tifare Italia, noi votammo per Gentiloni".

La segretaria del Partito democratico Elly Schlein non chiude la porta a un possibile sostegno alla designazione del ministro Raffaele Fitto per il ruolo di commissario europeo con delega all’Economia e al Pnrr. La presentazione della squadra di von der Leyen avverrà l’11 settembre. Il Pd prende tempo, memore di quanto accaduto nel 2019 quando fu proprio Fitto a sostenere Paolo Gentiloni nella corsa alla medesima poltrona. Il politico pugliese all’epoca era co-presidente dei Conservatori e alla vigilia del voto garantì all’ex premier del Pd il sostegno del suo gruppo.

Tra fair play istituzionale e logiche di interesse nazionale, Schlein a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, replicando a chi le chiedeva un commento sul nome di Raffaele Fitto per un ruolo di peso nella Commissione europea, ha dichiarato: "Noi stiamo ancora aspettando di capire quale sarà il portafoglio e abbiamo già chiesto al governo di chiarire chi seguirà e come intenderanno seguire i dossier che in questo momento ha Fitto, perché sono rilevantissimi per l’Italia, come l’attuazione del Pnrr, fondi di coesione e programmazione". "Non ci possiamo permettere rallentamenti su questo aspetto – ha sottolineato Schlein –. Sul resto dobbiamo valutare quale sarà il portafoglio, quali le deleghe. Sono tutti procedimenti di audizione dentro al Parlamento".

Una posizione, quella del Pd, ribadita con accenti diversi dal presidente dei senatori Francesco Boccia che invita tutti a non mettere sulle spalle di Fitto le contraddizioni del governo Meloni. "L’Italia – ha spiegato il capogruppo – è sempre stata cuore e testa dell’Europa. All’Italia è sempre spettato e spetta un commissario di peso. Il giudizio non è su Raffaele Fitto, che è persona competente. Vedremo quale sarà il portafoglio del commissario. Ma quello che ci interessa capire è quale sarà la prospettiva dell’impegno. L’Italia ha avuto due presidenti del Parlamento europeo e diversi commissari. Quindi il fatto di avere un commissario non è un successo del governo Meloni. Noi vogliamo capire se la funzione sarà di rafforzare il ruolo dell’Italia in Europa o quella di rafforzare l’asse privilegiato della destra italiana con le forze sovraniste in Europa. Questo è il tema", chiarisce Boccia.

Quanto espresso da Schlein e Boccia, ha trovato la piccata replica del capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles Carlo Fidanza. "Non riescono a tifare per l’Italia, è più forte di loro. E la posizione di Elly Schlein sul sostegno a del Pd a Raffaele Fitto ne è un’ulteriore conferma", ha detto l’esponente del partito di Meloni. "Non pretendiamo da Schlein il fair play mostrato da FdI cinque anni fa con Paolo Gentiloni, ci basterebbe un’opposizione per una volta normale, orientata all’interesse nazionale, che a Bruxelles garantisca il proprio sostegno al commissario italiano e a Roma si riservi di criticare Giorgia Meloni per la qualità del portafoglio ottenuto o per il riassetto delle deleghe di governo. Qualsiasi scelta diversa da parte del Pd e delle altre opposizioni sarebbe grave e irresponsabile". Parlano anche Matteo Renzi (leader di Iv) e Maurizio Lupi (leader di Noi Moderati). Per Renzi, Fitto "è serio e rigoroso. Non ha le mie idee ma è bravo". Per Lupi "sarebbe molto grave se i partiti dell’opposizione non sostenessero Fitto".