Milano – Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto il Consiglio regionale ha approvato la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al progetto di legge sul fine vita presentato dal comitato Liberi Subito e dall'associazione Luca Coscioni. Con il voto, in sostanza, la maggioranza di centrodestra dell'Aula lombarda, ribadisce la propria posizione sul fatto non spetti alla Regione regolare la materia. Il progetto di legge al titolo "Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale" non viene quindi discusso.
Le reazioni
Con la votazione di oggi si è concluso un percorso, che ci ha visto sin dall'inizio chiaramente dalla parte della vita e per promuovere percorsi di cure palliative e terapia del dolore - ha così commentato Christian Garavaglia, capo gruppo FDI in Consiglio regionale -. Come avevamo sollevato alla presentazione del progetto di legge vi sono criticità tanto su questioni tecniche che giuridiche e di competenza, anche per non creare situazioni che trattino diversamente i cittadini da una regione all'altro, senza dimenticare valutazioni a carattere etico-morale: Fratelli d'Italia ha sempre scelto la difesa della vita, che non può per sua natura essere confinata solo in procedure prefissate ed all'interno di un iter terapeutico o di procedure medicali. Pertanto, la terapia del dolore e le cure palliative in essere presso le Asst rimangono gli strumenti al servizio del malato come dei propri famigliari per condurre il paziente dignitosamente al termine della propria esistenza".
"Questa decisione del Consiglio regionale della Lombardia è un atto di irresponsabilità, in particolare nei confronti delle persone che soffrono e che chiedono certezze sulle regole e sui tempi delle risposte a loro dovute. Ma anche di irresponsabilità nei confronti dei medici di Regione Lombardia costretti quindi a operare senza un quadro normativo chiaro". Così Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni ha commentato la pregiudiziale di legittimità costituzionale approvata dal Consiglio regionale sul pdl sul fine vita sostenuto dall'associazione. Cappato ha seguito la seduta odierna del Consiglio regionale dai posti riservati al pubblico.
“Mi sembra che il voto sia andato in una certa direzione, qualcuno ha votato a favore, qualcuno ha votato contro, quindi, la libertà di coscienza c'è stata”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. A chi gli chiedeva se serve l'intervento del Parlamento, Fontana ha aggiunto: “Sicuramente, che ci sia necessità di un intervento nazionale, non ci sono dubbi”. A chi gli chiedeva se non ci fosse una sorta di contraddizione a causa del fatto che la sanità garantisca comunque il percorso di queste procedure, per il governatore “non si puo' fare questa affermazione, nel senso che nel merito non si è entrati. Hanno proposto una questione di carattere pregiudiziale” e l'Aula “ha deciso che questa è la strada che deve essere seguita”. L'Aula “è sovrana quindi credo che non ci sia nessun commento da fare”.