Roma, 14 marzo 2023 - Dopo lo stop del prefetto di Milano alla trascrizione sul registro del Comune dei figli delle coppie gay, arriva quello della commissione Politiche europee del Senato alla proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie omosessuali e l'adozione di un certificato europeo di filiazione.
La risoluzione della maggioranza - contraria alla proposta di regolamento - è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Compatte sul 'no' tutte le opposizioni. Il testo, presentato dal relatore Giulio Terzi di FdI (che della Commissione è anche presidente), sostiene che l'obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione non rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità, per cui se venisse adottato sarebbe un'invasione del diritto europeo su quello nazionale. In particolare sulla maternità surrogata, forma di procreazione assistita a cui ricorrono coppie gay ed eterosessuali attualmente vietata in Italia e che si teme venga aggirata con l'ok alla proposta di regolamento.
Posizione opposta da parte delle minoranze. In particolare M5s, Terzo polo e Pd hanno depositato altrettante contro-risoluzioni e nel pomeriggio avevano chiesto di rinviare il voto a domani per convergere su una posizione unitaria a favore del regolamento Ue. "Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese", scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan, della commissione Giustizia della Camera. "Peggior teatrino ideologico tipico del repertorio della destra", lo definiscono i senatori pentastellati Dolores Bevilacqua e Pietro Lorefice. "Hanno continuato a sventolare ossessivamente la bandierina del pericolo di una apertura del nostro ordinamento alla maternità surrogata, quando il regolamento Ue non c'entra nulla con questo, ma semplicemente andava a riconoscere ai bambini gli stessi diritti su tutto il territorio europeo", aggiungono sottolineando che "è avvilente vedere come questa maggioranza sia in grado di strumentalizzare qualsiasi cosa passando sulla carne viva delle persone, in questo caso addirittura dei bambini".
"La bocciatura da parte del Senato del Regolamento Ue per il riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso in tutti i Paesi membri rappresenta un fatto politico molto grave, che certifica la vocazione reazionaria e a danno dei diritti di questa maggioranza", afferma, in una nota, la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno. "Questo esecutivo ci sta portando all'isolamento su temi fondamentali, bloccando persino un elementare intervento di civiltà come quello apportato dal Regolamento. Siamo più in linea con Polonia e Ungheria che con le principali democrazie liberali europee. Questo è il dato politico, segno di un Governo sempre più propenso ad avallare pesanti discriminazioni. In questo caso addirittura a danno dei bambini", conclude.