Roma, 19 settembre 2024 – “Noi non siamo nel campo largo e non c’è dichiarazione che possa cambiare le cose”. Entrando alla riunione della direzione nazionale di Azione, al vicesegretario Ettore Rosato preme anzitutto confutare l’affiliazione al centrosinistra rimproverata da Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Giusy Versace a suffragio della defezione.
Onorevole Rosato: non vi preoccupano tanti addii critici verso la collocazione di Azione alle regionali?
“Ne prendiamo atto. Dispiace dal punto di vista personale e non posso che augurare buon lavoro. Non si dica però che noi siamo nel campo largo. Anzi. Ci vengono rinfacciati in continuazione i nostri voti, che sono sempre di merito, quando sosteniamo provvedimenti del governo che consideriamo utili. Poi capita, e ricapiterà, che alle amministrative sosteniamo candidati col campo largo. Come capita, e ricapiterà, che sosterremo candidati col centrodestra. Perché facciamo quel che si aspettano gli elettori normali: scegliamo di sostenere non una posizione astratta, ma il miglior sindaco o governatore per un territorio a prescindere dagli schieramenti”.
In Liguria, Emilia-Romagna, Umbria state però col centrosinistra…
“Sì, perché in Emilia-Romagna c’è un candidato riformista, come Michele de Pascale, favorevole ai rigassificatori e che ha contrastato chi voleva bloccare le trivellazioni. E in Liguria il nostro gruppo dirigente, da sempre all’opposizione di Toti e Bucci, ha proseguito nel percorso e abbiamo ottenuto un impegno nel programma della coalizione di Orlando sulle infrastrutture”.
Tra le fatiche di Italia viva e le vostre, non è che i riformisti arriverannno esangui?
“Solo se gli elettori riformisti continueranno ad ampliare il non voto. Il bipolarismo degli estremi, che vede partecipare sempre più solo i tifosi, è l’avversario contro cui combattiamo. C’è bisogno di uno spazio moderato al centro che sappia ricomporre la frattura provocata dallo scontro bipolare sempre più populista. E noi ostinatamente andremo avanti a costruirlo”.
Non è già occupato da Forza Italia, col suo impegno su ius scholae e fine vita?
“Appena voteranno a favore di uno di questi interventi, sarò il primo a plaudere. Continuo a considerarli un partito con cui dialogare. Ma devono divincolarsi dalla morsa di Vannacci e della destra anti-europea”.
I sondaggi comunque attestano che gli italiani non vedono spazi fuori dal bipolarismo…
“Gli stessi sondaggi rilevano che sempre meno gente va a votare. Possiamo avere l’ambizione di contrastare l’astensione e provare a spiegare che questo bipolarismo estremo paralizza il governo? Perché alla fine i due poli non sono in grado di trovare punti di mediazione. Come facciamo a trovare una sintesi col campo largo dove la distanza sui temi energetici, economici, di politica estera e di difesa o sulla giustizia è siderale? E come possiamo considerare coerente un governo che propone di privatizzare le poste ma in campagna elettorale ha riempito i social di post contro la privatizzazione? Bisogna tornare a chiedere il voto su ciò che si vuole fare”.
Nonostante lo scetticismo di Azione sul quorum, l’eventuale referendum sull’autonomia non potrebbe definire uno schieramento, come sostiene Renzi?
“Non siamo scettici, siamo certi che quel quorum non c’è. Serve il doppio delle persone che hanno votato le europee per i partiti che contrastano quella riforma, compreso il nostro. Non succederà mai. Stanno facendo un gigantesco regalo a Calderoli e Salvini. Dopodiché quella riforma va abrogata dal prossimo parlamento”.