Venerdì 2 Agosto 2024
FRANCESCO MORONI
Politica

Emilia-Romagna. C’è la prima candidata. In campo la civica Ugolini: "Siamo aperti a tutti"

L’ex sottosegretaria con Monti ha ufficializzato la sua corsa alle elezioni. Verso il sostegno del centrodestra. "Ma sarei felice se aderisse anche il Pd". Le priorità? "Sanità vicina al malato, formazione professionale, terzo settore".

Emilia-Romagna. C’è la prima candidata. In campo la civica Ugolini: "Siamo aperti a tutti"

Emilia-Romagna. C’è la prima candidata. In campo la civica Ugolini: "Siamo aperti a tutti"

Ora c’è l’ufficialità: la prima candidata alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna è Elena Ugolini. Come anticipato dal Carlino il nome circolava da alcune settimane, ma ora è arrivato il momento di "scendere in campo" e di "riavvicinare tutti alla politica", dice l’ex sottosegretaria all’Istruzione del governo Monti, presentando "un progetto civico aperto" a tutti. Aperto al centrodestra, sì, che sembrerebbe fin dall’inizio interessato a sostenere la sua candidatura, ma anche al centrosinistra, come ricorda lei stessa nella provocazione indirizzata al Pd ("se aderisse, ne sarei felicissima"). Riminese di nascita, bolognese di adozione e rettrice delle scuole Malpighi, il suo è il primo profilo candidato al post Bonaccini.

Ugolini, ora è ufficiale.

"Sono stata due mesi in silenzio, da quando è venuto fuori il mio nome come possibile candidata per la presidenza della regione. Mi sono decisa a parlare perché ho capito che ci sono le condizioni per costruire un progetto civico che cambi il modo di governare la regione".

Un cambio di passo necessario ormai, secondo lei?

"Alle ultime Regionali ha votato solo la metà dei cittadini (in realtà il dato fu più alto, il 67,67%, ndr). Io penso che sia arrivato il momento di riavvicinare tutti, giovani, anziani e persone di mezza età. Ci sono tantissime energie da liberare nella nostra regione: una bella regione, dove tantissimi si prendono le proprie responsabilità, dove un cittadino su 10 ha la partita Iva, dove c’è tanto di più da fare...".

In quali aspetti, soprattutto?

"Penso alla sanità, che dovrebbe seguire un paradigma diverso, essere più vicina al malato".

Poi?

"Penso alla formazione professionale iniziale. Credo al sociale, al ruolo del terzo settore. Penso agli anziani. Ecco: sarebbe bello cominciare un percorso di costruzione del ‘noi’, per un futuro che risponda alle domande della gente".

Attraverso un progetto civico che coinvolgerà chi?

"Chi ha le competenze, ma non in chiave antipolitica. È chiaro che questa è una regione, da sempre, di un certo partito. Ma io parlo a tutti, anche a chi da 54 anni governa l’Emilia-Romagna: non possiamo immaginare il futuro e le sfide che ci attendono senza cambiare paradigma".

Ha già parlato con qualche partito al riguardo?

"Tantissime persone si sono messe a disposizione e mi hanno detto: ’Ti aiutiamo in questo percorso’. Io sono aperta a tutte le proposte, anche se non vorrei usare i toni della politica".

Come mai?

"No perché non serva, ma perché è la politica che deve ridiventare un servizio alla gente. Farò una proposta civica: se il Pd volesse aderire, ne sarei felicissima. Bisogna vedere chi ha il coraggio di mettere in discussione alcuni metodi, alcuni processi e alcune modalità di gestione del potere. Sono abituata a lavorare con tutti per uno scopo: il bene delle persone. È rimettendo le persone al centro che si potrebbe cambiare la nostra regione, facendola diventare un laboratorio innovativo al di là delle contrapposizioni".