Biella, 2 gennaio 2024 – “La pistola è mia ma non sono stato io a sparare”. Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, ha negato di aver fatto partire il colpo che ha ferito a una gamba il genero di uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Ma il deputato è indagato per lesioni aggravate, atto dovuto per compiere tutte le indagini del caso, dal momento che è lui il proprietario della pistola.
Cosa è successo
E’ successo tutto durante il veglione di Capodanno a Rosazza, comune in alta valle Cervo di cui la sorella del sottosegretario, Francesca, è sindaco. Pozzolo si è appellato all’immunità parlamentare per opporsi al sequestro degli indumenti, secondo quanto si è è appreso da ambienti vicini all'indagine, condotta da carabinieri e procura di Biella. Nell'immediatezza il deputato non si è sottoposto allo Stub, l'esame con cui vengono rilevate tracce che riconducono a uno sparo. Dopo qualche ora, dietro consultazione con dei conoscenti, ha fatto svolgere il test non solo sulle mani ma anche sugli abiti, che comunque non ha consegnato.
La Prefettura di Biella procederà con la revoca del porto d'armi per la difesa personale. La persona ferita dal colpo di arma da fuoco è stata dimessa con prognosi di 10 giorni 10 e al momento non ha formalizzato querela per le lesioni patite, pur riservandosi di poter decidere altrimenti nei termini di legge di 90 giorni.
Il vecchio tweet pro armi
Mentre ci si chiede chi abbia sparato, l’autodifesa di Pozzolo fa il giro del web e qualche internauta di buona memoria rispolvera un vecchio tweet del parlamentare. Siamo nel 2015 e Pozzolo, eletto nel 2022, non era ancora un deputato. Pozzolo commenta la strage avvenuta in un campus universitario dell’Oregon: un ex studente ha sparato e ucciso 9 persone, un professore e otto studenti. “Per Obama (allora presidente degli Stati Uniti) è sempre colpa delle armi – twitta Pozzolo – Ma io non ho mai visto una pistola sparare da sola”. La frase, ripescata oggi, si presta a facili ironie. Ma quello che in molti notano è anche l’hashtag usato dal non ancora deputato e cioè #progun (favorevole alle armi).
Schlein: “I deputati di Meloni portano le pistole alle feste”
Intanto infuria la polemica politica. Elly Schlein non perde l’occasione di fare gol a porta vuota. "Quando ho concluso il mio intervento sulla manovra venerdì scorso dicendo che vorremmo che i giovani avessero nelle loro mani il futuro e non i fucili pensavo alla scellerata proposta di un senatore di fratelli d'Italia di farli imbracciare già ai sedicenni – dichiara la segretaria del Pd - Non potevamo immaginare che la passione per le armi del partito di Giorgia Meloni fosse tale che i deputati se le portano cariche alle feste di capodanno con i sottosegretari".
Delmastro: “Mai immaginato che portasse una pistola”
Nell’occhio del ciclone, accanto a Pozzolo, c’è proprio Delmastro, anche lui della scuderia di Fratelli d’Italia, già finito al centro delle cronache per le informazioni passate al deputato Giovanni Donzelli in merito al caso dell'anarchico Cospito detenuto in regime di 41 bis e costate al sottosegretario il rinvio a giudizio per rivelazione di segreti.
Delmastro parla oggi dalle pagine di quotidiani nazionali prendendo le distanze da Pozzolo. “Sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola – ha detto il sottosegretario –. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l'avessi immaginato gli avrei detto di non venire”.
Delmastro dice di non aver visto nulla. “Era l'una passata, la festa era finita - racconta -. Io sono uscito per caricare la macchina, ero a 300 metri di distanza, nel piazzale. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola. Chi era presente mi ha raccontato che aveva tirato fuori l'arma, una pistola grande quanto un accendino, per mostrarla. Poi è partito il colpo, accidentalmente”.
L’indagine della procura
A fare chiarezza sull’accaduto sarà la procura di Biella che attende l’informativa dei carabinieri sui fatti. I militari già nella notte di San Silvestro e poi per tutta la giornata di ieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti. A partire da quella di Pozzolo che ha confermato che a sparare è stata la sua pistola, una mini revolver. Ma ha negato di essere stato lui a premere il grilletto. Sembra dato per certo che non si è trattato di un gesto volontario. Lo sparo sarebbe partito all'interno dei locali della Pro loco che erano stati affittati dalla sindaca Francesca Delmastro per ospitare la festa di Capodanno, presenti il fratello Andrea con la famiglia, gli uomini della scorta e altri amici.
L’arma è stata sequestrata la notte dell’1 gennaio all’arrivo dei carabinieri. Ora la decisione della revoca viene presa dalla Prefettura di Biella, dal momento che il deputato vercellese risulta avere preso di recente la residenza a Campiglia Cervo, nel Biellese.