Cagliari, 25 febbraio 2024 - Affluenza in calo alle elezioni regionali in Sardegna di oggi 25 febbraio 2024: primo appuntamento del lunghissimo e denso anno elettorale che vede cinque Regioni al voto, a cui seguiranno le Europee e le amministrative. A mezzogiorno la percentuale dei votanti era in aumento, 18,4%, rispetto al 16,57% di cinque anni fa. Ma alle 19 aveva votato il 42,1%, cioè l'1,2% in meno rispetto al 2019 alla stessa ora. Nel capoluogo Cagliari ha votato il 45,78% degli aventi diritto, giù rispetto al precedente 48,16%.
Quelle sarde sono elezioni che arrivano in un momento di grande tensione per i partiti nazionali ed è anche per questo che hanno assunto un certo significato e una certa rilevanza, che vanno al di là dei confini dell’Isola. Ma il leader della Lega Matteo Salvini avverte le opposizioni: “Il voto non è un esperimento per vedere se funziona il campo largo Conte-Schlein”.
Una terra che vede e sente Roma come ‘matrigna’, oggi più che mai laboratorio politico dove sperimentare e misurare i campi di forza dentro e fuori gli schieramenti. Se è vero che l’esito del voto di domenica 25 in Sardegna non minerà la tenuta del governo, è altrettanto vero che una sconfitta del centrodestra segnerebbe il primo stop della coalizione dopo le elezioni del 2022.
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Sono chiamati alle urne 1.447.761 sardi: 709.840 sono uomini e 737.921 sono donne. Nel dato complessivo sono compresi anche i 112.221 elettori residenti fuori Sardegna (iscritti all’Aire) di cui 59.476 uomini e 52.745. Sono 1.844 le sezioni elettorali nelle quali è suddivisa l’Isola. Si vota nella sola giornata di oggi e sino alle 22. Lo spoglio delle schede, invece, inizierà lunedì alle 7 e andrà avanti sino alle 19.
Elezioni in Sardegna, le news in diretta
Si conferma la tendenza in aumento per l'affluenza alle elezioni regionali in Sardegna. Nella terza e ultima rilevazione dell'unica giornata di consultazioni, alle 22, la percentuale dei votanti è salita al 52,4% degli aventi diritto al voto. Il dato riportato dal portale della Regione Sardegna a questo punto mostra come su 1.447.753 aventi diritto sono stati 758.252 i cittadini che si sono recati alle urne, pari appunto a una percentuale del 52,4%: cinque anni fa il dato fu del 53,74%. Alle 7 è previsto l'avvio delle operazioni di spoglio.
In Sardegna alle 22 (dato aggiornato dalla Regione Sardegna) ha votato tra il 52 e 53% dei cittadini aventi diritto, contro il 53,74% di cinque anni fa alla stessa ora. Due ore dopo la chiusura dei seggi mancavano ancora i dati sull'affluenza dei comuni La Maddalena e Burcei per elaborare la percentuale definitiva dei cittadini che si sono recati ai seggi. Questa mattina le operazioni di spoglio cominceranno alle 7 e dovranno concludersi alle 19.
Nuoro registra l'affluenza maggiore tra le principali città sarde: il 60%. Nel capoluogo barbaricino, città della candidata del Campo largo Alessandra Todde, alle Regionali del 2019 aveva votato il 57,20%. Il dato cittadino traina quello dell'intera circoscrizione: nel Nuorese ha votato il 56,4% degli elettori, cinque anni il dato si fa era fermato al 53,18.
Alle elezioni regionali in Sardegna ha votato il 52,3% degli aventi diritto. Questo il dato dell'affluenza, quando mancano le cifre di due Comuni.
Alle ore 22 di questa domenica 25 febbraio, in occasione delle elezioni del presidente e del Consiglio regionale della Sardegna 2024, nella citta' di Cagliari ha votato complessivamente il 55,32% degli aventi diritto. Lo rende nito il Comune. Affluenza in calo rispetto al 2019 quando era stata 58,97%.
Seggi chiusi alle 22 in Sardegna dove si è votato nella sola giornata di oggi per eleggere il presidente della Regione e rinnovare il consiglio regionale. Le operazioni di spoglio delle schede per i risultati riprenderanno domani mattina alle 7 e proseguiranno sino alle 19. Se ci saranno sezioni che non avranno concluso il loro lavoro, i plichi con tutte le schede e i registri saranno chiusi all'interno delle buste sigillate e saranno trasferite ai tribunali delle circoscrizioni territoriali che termineranno le operazioni e verificheranno tutti i risultati.
Affluenza al 44,1% per l'elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio Regionale della Sardegna. Alle 19 di oggi hanno votato 637.851 elettori su 1.447.753 aventi diritto. Nelle elezioni regionali del 2019 alla stessa ora avevano votato 636.870 su 1.470.401 aventi diritto al voto (43,31 %). Nelle elezioni regionali del 2014, invece, avevano votato 607.246 elettori su 1.480.332 aventi diritto al voto (41,02%).
Pochi elettori questa mattina a Biancareddu, nella borgata del comune di Sassari, nella pianura della Nurra, dove i 149 residenti aventi diritto di voto, esprimono la loro preferenza elettorale a casa della signora Maria Ghisu. Un locale della sua tenuta agricola "La Pidrissa" è stata, infatti, trasformata in seggio e alloggio per le forze dell'ordine per le regionali 2024. La scuola elementare è chiusa, sono in corso i lavori di ristrutturazione, e per evitare ai residenti la trasferta con i bus navetta del Comune in un altro seggio, l'amministrazione comunale e l'associazione culturale Borgata di Biancareddu, di cui la signora Ghisu fa parte, hanno trovato un accordo: nella casetta adiacente a quella in cui la pensionata abita, via i mobili dalla camera da letto e spazio alle cabine elettorali. Tutto questo per un fitto di 100 euro al giorno, per i quali la signora Maria ha messo a disposizione degli scrutatori e delle forze dell'ordine che presidiano il seggio anche la cucina e un'altra stanza con due lettini. Nella borgata sono tutti contenti della soluzione, anche se stamattina la risposta è stata un pò pigra; la padrona di casa è andata a votare puntuale all'apertura del seggio, ma i vicini se la sono presa comoda, e al rilevamento delle ore 12, nella sezione 123 "La Pidrissa", solo 23 elettori avevano depositato le schede nell'urna, con un'affluenza del 15,4%.
"Vietare il diritto di voto a un cittadino che, dopo aver scontato una pena, in virtù del suo comportamento ineccepibile, ha ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari, appare come un atto di arroganza e discriminazione da parte delle istituzioni, soprattutto perché la notifica della riabilitazione da parte della Questura risale al mese di ottobre del 2022". Lo denuncia Maria Grazia Caligaris dell'associazione Socialismo Diritti Riforme Odv raccontando quanto accaduto a Federico Caputo, 63 anni.
Decine di persone in fila a Cagliari per chiedere i duplicati delle tessere elettorali per poter votare alle elezioni regionali in Sardegna che si svolgono nella sola giornata di oggi fino alle 22. Il Comune del capoluogo ha tenuto aperti quattro punti per espletare questa formalità necessaria per poter andare al seggio: l’ufficio elettorale di piazza De Gasperi 2 (via Sonnino), l’ufficio di città 4 (via Castiglione 1), l’ufficio di città 5 (Via Carta Raspi 2) e la municipalità di Pirri (via Riva Villasanta 35).
Affluenza in aumento in Sardegna per le elezioni regionali nella prima rilevazione dell’unica giornata di consultazioni. Alle 12 la percentuale dei votanti è arrivata al 18,4% rispetto al 16,57% di cinque anni fa. Un dato che supera anche quello delle elezioni del 2014 quando, alla stessa ora, aveva votato il 14,5% degli aventi diritto. In termini assoluti si sono recati ai seggi 266.052 votanti su 1.447.753 elettori. Nella sola città di Cagliari, il capoluogo sardo, ha votato il 20,51% degli aventi diritto. Nel 2019 il dato definitivo dell’affluenza era stato del il 53,77%, ossia 790.709 elettori su 1.470.401 aventi diritto.
Alle ore 12 di oggi, domenica 25 febbraio, nella città di Cagliari ha votato il 20,51% degli aventi diritto. E’ il dato reso noto dal Comune di Cagliari nel giorno delle votazioni per le elezioni regionali. Si vota soltanto oggi fino alle ore 22.
Hanno votato tutti in mattinata i candidati alla presidenza della Regione Sardegna, attesi nei rispettivi seggi da telecamere e giornalisti. La prima è stata Lucia Chessa (lista Sardigna R-esista), che attorno alle 9 ha raggiunto il seggio di Austis, il comune del Nuorese di cui l’insegnante è stata sindaco per 10 anni. A Nuoro ha votato Alessandra Todde (Campo largo del centrosinistra), arrivata attorno alle 10.15, con la famiglia, al seggio numero 5 allestito nelle scuole elementari di via Matteotti. La candidata si è poi messa in viaggio per Cagliari dove ha base il suo comitato elettorale. Poco dopo, verso le 10.30 Paolo Truzzu (centrodestra) si è presentato a Cagliari nel seggio 507 dell’Istituto comprensivo ‘Randaccio Tuveri Don Milani’, in via Venezia 2. Anche Renato Soru (Coalizione sarda) ha espresso il voto nella città capoluogo, accompagnato dalla moglie, nell’istituto tecnico Buccari in piazza dei Centomila.
Nell'analisi dell'appuntamento elettorale in Sardegna si è parlato molto del 'fattore Soru'. L’ex presidente della Regione, candidato della Coalizione Sarda che va da Rifondazione comunista a Azione, è infatti l’elemento che rende apertissima la sfida tra il candidato del centrodestra Paolo Truzzu e la sfidante del campo largo di centrosinistra Alessandra Todde. Da una parte infatti l’attuale sindaco di Cagliari (Fdi) teme che molti sostenitori del fondatore di Tiscali possano, attraverso il cosiddetto voto disgiunto, premiare la candidata pentastellata più di quanto possano convincere le liste della sua coalizione. Dall’altra, nel fronte di quest’ultima, c’è chi, come il senatore sardo Ettore Licheri, denuncia esplicitamente l’esistenza di un patto elettorale occulto tra Soru e
Truzzu. Di certo la scelta di Soru di candidarsi per contrastare l’investitura “romana” di Todde senza primarie si è portata dietro una trentina di dirigenti locali del Pd e ha provocato perfino una rottura in casa, con la figlia Camilla, consigliera comunale dem a Cagliari, che si è candidata con Todde. “Se la candidata di Pd e M5s perdesse sarei considerato responsabile? Da chi vuole ribaltare la realtà. Ma non è che chi ha i megafoni più potenti abbia necessariamente ragione. Todde è stata imposta da M5s e dal Pd per fare in Sardegna un esperimento che non sta andando bene neanche a livello nazionale”, si era difeso Soru nei giorni scorsi.
Alle elezioni regionali in Sardegna i candidati consiglieri si presentano in 26 liste: dieci per Alessandra Todde (M5s-A Innantis, Pd, Avs, Uniti con Alessandra Todde, Progressisti-La base, Demos, Sinistra Futura, Psi, Orizzonte Comune e Fortza Paris); nove per Paolo Truzzu col centrodestra Fdi, Lega, Forza Italia, Psd’Az, Riformatori, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Sardegna al centro 20Venti, Dc di Rotondi).
Domani mattina dalle 7 inizierà il lavoro degli scrutatori con lo spoglio delle schede elettorali. I dati saranno quindi comunicati ai Comuni, che dovranno inserirli nel portale della Regione Sardegna.
Si vota, con la stessa scheda di colore verde e scrivendo il nome del candidato consigliere, anche per il rinnovo dell’assemblea legislativa sarda. È prevista anche la doppia preferenza di genere: in questo caso occorrerà indicare due nomi di aspiranti consiglieri di sesso diverso candidati nella stessa lista. È consentito, inoltre, il voto disgiunto, ossia esprimere la preferenza per una lista (ed eventualmente scrivere il nome di un consigliere) e per un candidato presidente non collegati fra loro.
I seggi chiuderanno alle 22 e non è previsto un secondo turno col ballottaggio. Lo spoglio comincerà domattina alle 7 e nella giornata di lunedì si conoscerà il nome del prossimo presidente della Regione Sardegna.
A sfidarsi per la carica di presidente della Regione sono quattro candidati: in ordine alfabetico Lucia Chessa, con la lista autonomista Sardigna R-esiste, Renato Soru con la Coalizione sarda formata da cinque liste, Alessandra Todde per il campo largo a trazione Pd-M5s che raggruppa 10 liste e Paolo Truzzu del centrodestra con nove liste. Si vota, con la stessa scheda di colore verde e scrivendo il nome del candidato consigliere, anche per il rinnovo dell’assemblea legislativa sarda: sono 1.415 gli aspiranti, suddivisi in 26 liste per 58 posti disponibili su 60. Gli altri due scranni saranno occupati dal candidato governatore che uscirà vincitore dalla competizione e dal suo sfidante arrivato secondo.