Genova, 28 ottobre 2024 - Elezioni in Liguria: sono stati riaperti questa mattina i seggi per la scelta del nuovo presidente della Regione. Operazioni di voto fino alle 15, ora è cominciato lo spoglio. Il dato definitivo sull’affluenza è del 45,96%, in calo rispetto al 53,42% della precedente elezione omologa del 2020. In provincia di Genova si è recato alle urne il 48,2% degli avanti diritto, circa il 5% in meno delle Regionali del 2020, in provincia di Imperia il 38,1%, circa il 12% in meno, in provincia di La Spezia il 47,2%, circa il 7% in meno e in provincia di Savona il 43,7%, circa il 12% in meno.
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Il dato dell'affluenza alle Regionali 2024 in Liguria reso noto dal Viminale è del 45,96% su 1.347.736 elettori. L'affluenza più bassa si registra nella provincia di Imperia, dove il dato si ferma il 38,1%.
Primi dati dell'affluenza definitiva: in calo al 46%. Secondo i numeri forniti dal portale Eligendo del ministero dell'Interno, alle 15 ha votato il 46,06% degli aventi diritto, in calo rispetto al 53,50% della precedente elezione omologa del 2020. Al momento sono pervenuti i dati di quasi il 50% delle sezioni (748 su 1.785).
Sono ore di attesa per i candidati del centrodestra e del campo progressista alla presidenza della Regione Liguria, Marco Bucci e Andrea Orlando. Entrambe le coalizioni hanno allestito due point nel centro di Genova per seguire gli exit poll e i risultati dello scrutinio dei voti. Bucci seguirà lo scrutinio a Genova nel suo ufficio da sindaco a Palazzo Tursi e finita la giornata andrà al point della coalizione allestito in via Martin Piaggio. Orlando lo seguirà alla Spezia dalla sua casa per poi recarsi a Genova presso il point allestito dal suo comitato elettorale presso la sala Superba del Mog-Mercato Orientale di Genova.
Due appelli social contro l'astensionismo per Andrea Orlando, in vista delle ultime ore di voto in Liguria. Il candidato governatore del centrosinistra sottolinea che "la democrazia è partecipazione. Andiamo a votare tutte e tutti". Già di prima mattina aveva ricordato che i seggi sono aperti anche oggi fino alle 15 e che chi avesse perso o esaurito la tessera elettorale può rinnovarla last minute negli uffici comunali. "Per il presente e il futuro della Liguria, votate", esortava ancora l'ex ministro.
Affluenza in calo in tutta la provincia di Savona, in parte con ogni probabilità, anche a causa della alluvione che ha colpito la Valbormida sabato. Ieri sera alle 23 aveva votato il 31,55% degli aventi diritto: quasi il 10% in meno del dato del 2020. Un calo paragonabile a quello registrato in provincia di Imperia e decisamente più alto di quello verificatosi a Genova e La Spezia. La ragione è in parte da attribuire all'ondata di maltempo abbattutasi sull'entroterra nella notte tra sabato e domenica. Nelle aree non toccate dal maltempo, infatti, il calo si aggira tra il 5 e l'8%: a Savona città, ha votato il 35,5% degli elettori (-7,7% rispetto a quattro anni fa), ad Albenga il 33,7% (-5,%), a Varazze il 34% (-7,45%), ad Alassio il 28,26% (8,5%). Crollo più marcato marcato nei Comuni alluvionati: a Cairo Montenotte, la più colpita dalla furia del maltempo (si è allagato persino l'ospedale), i votanti, alle 23 di ieri sera, erano solo il 21,37% degli aventi diritto a fronte del 41,16% di 4 anni fa. A Carcare ha votato il 29,54% (-14,3%), ad Altare il 20,03% (-17,7%). A Bormida affluenza ferma al 14,89%, a Dego al 14,14% (praticamente la metà rispetto al 2020), a Giusvalla all'11,77%. A parte il dato molto basso nei Comuni alluvionati non si sono registrati problemi alle urne.
Seggi riaperti fino alle 15 per la secondo giornata elettorale in Liguria, dove oltre 1,3 milioni di elettori sono chiamati a scegliere il nuovo governatore che guiderà la Regione dopo poco meno di un decennio in cui è stata affidata alle mani di Giovanni Toti. Lo scrutinio avrà inizio nel pomeriggio, senza soluzione di continuità con la chiusura dei seggi. Il verdetto è atteso in serata, preceduto da alcuni exit poll e proiezioni regionali. Quello ligure è il primo di tre test locali che potrebbero avere anche ripercussioni nazionali. Dopo la Liguria, infatti, il 17 e il 18 novembre sarà la volta di Emilia Romagna e Umbria.