Giovedì 21 Novembre 2024
ANTONELLA COPPARI
Politica

M5s, Mariolina Castellone: "Conte in lista alle Europee? Non inganniamo gli elettori per qualche voto in più"

La vicepresidente del Senato: “L’ex premier non si presta a questi giochi. Meloni sfida Schlein in tv, ma non potrà sfuggire a un confronto col nostro leader. Soru candidato in Sardegna contro di noi fa solo una favore alla destra"

Roma, 8 gennaio 2023 – Giorgia Meloni può anche scegliersi da sola la controparte per una sfida tv, ma non potrà fuggire per sempre ad un confronto con Giuseppe Conte", avverte Mariolina Castellone, esponente M5s di spicco nonché vicepresidente del Senato.

Mariolina Castellone
Mariolina Castellone

Ritiene che la premier tema più lui di Elly Schlein? Perchè?

"Credo lo tema anche perché il paragone tra l’operato del suo governo e quello di Conte non ha confronti. Con il governo Conte II avevamo un Paese in forte crescita, nonostante la pandemia. Siamo riusciti a portare il Pil a +11% in 2 anni e il rapporto debito/Pil a scendere di 12 punti. Grazie al reddito di cittadinanza, abbiamo evitato che 1 milione di persone finisse in povertà assoluta. Oggi siamo quasi in recessione, con la produzione industriale in calo da 9 mesi e la povertà in aumento. Questo confronto, sui dati e sui numeri, può essere difficile da sostenere".

Alcuni leader sono tentati di candidarsi alle elezioni europee. Conte accetterà la sfida?

"Conte ha già detto che non si presta ad operazioni di questo tipo. Il M5s non prende in giro i cittadini candidando i leader solo per attrarre più consenso, sapendo che poi nessuno di loro andrà a ricoprire il ruolo di eurodeputato. Siamo orgogliosamente diversi. Del resto, siamo gli unici a restituire parte degli stipendi parlamentari ai cittadini. Oltre 100 milioni di euro dei nostri stipendi hanno finanziato in questi anni moltissimi progetti: chi può dire altrettanto?".

Giorgia Meloni però vi rinfaccia di porre la questione morale a tutti, tranne agli esponenti d el Movimento.

"La premier dovrebbe anzitutto dare una qualche risposta sui numerosi casi che hanno coinvolto diversi esponenti del suo governo e della sua maggioranza. Dopodiché segnalo che ad oggi non c’è un solo esponente del Movimento che abbia leso, anche solo in via teorica, l’onore delle istituzioni. Inoltre siamo l’unica forza politica che chiede anche ai candidati al consiglio comunale la presentazione del casellario giudiziale e del certificato dei carichi pendenti".

Se il 9 giugno M5s prenderà più voti del Pd, Conte sarà il leader dell’opposizione?

"Sono certa che il M5s saprà farsi valere alle prossime europee, perché siamo l’unica forza politica in grado di intercettare i grandi temi che attraversano la società italiana: la pace, la dignità del lavoro, la tutela dell’ambiente, della sanità e dell’Istruzione pubblica. Su ciascuno di questi temi il Movimento 5 astelle da tempo detta la linea. Pensiamo al salario minimo, alla fine anche appoggiato dal Pd".

Ma voi sareste disponibili a partecipare di nuovo a una maggioranza Ursula? E se FdI fosse della partita?

"In Europa il campo giusto è il campo europeista e non quello sovranista rappresentato da Orban e Meloni. Non ci interessano gli schemi precostituiti ma gli impegni che verranno presi dalla nuova Commissione, come già fatto in questa legislatura in cui abbiamo ottenuto la direttiva sul salario minimo, il Green Deal e il Recovery Fund".

In Sardegna qual è il campo giusto? Voi avete imposto al Pd la candidatura di Alessandra Todde, ma per l’ex governatore Soru è perdente...

"La candidatura di Alessandra Todde l’hanno decisa i partiti sardi, con tutti i passaggi interni richiesti, e non le segreterie dei partiti nazionali o qualche riunione romana. Il percorso è stato chiarissimo: è stato fatto un tavolo di coalizione, sono state fatte delle regole accettate da tutti, è stato discusso a lungo se fare le primarie e sono state scartate. Il resto è pura fantascienza. Soru ha deciso, candidandosi a capo di una coalizione che va dai comunisti ad Azione e +Europa, di fare un favore alla destra. E ha lasciato il Pd perché il suo partito non ha scelto lui. Mi auguro vivamente che Todde vinca, per il bene dei sardi e della Sardegna".

Altrove candidati e alleanze sono ancora in alto mare: va bene Gribaudo (Pd) in Piemonte? In Campania e in Puglia qual è la vostra proposta?

"Abbiamo sempre detto e continuiamo a ribadire che il progetto politico viene prima di qualsiasi nome. Le alleanze sono ancora in costruzione, valuteremo caso per caso facendo sempre la scelta che reputiamo migliore per ciascun territorio".

In Abruzzo si fa il campo largo con Azione e Iv perché il candidato non è del Movimento. È impossibile un’alleanza vasta se corre un pentastellato?

"Al campo largo noi da sempre preferiamo stare dalla parte giusta, anche quando questo comporta una strada in teoria più difficile. Lo abbiamo dimostrato alle ultime elezioni politiche e continuerà ad essere così".

Avete chiesto a Salvini di riferire in aula sul caso Verdini: Meloni dice che è superfluo.

"Che Salvini sia allergico ad andare in Parlamento quando gli viene chiesto è cosa nota. La differenza tra Giorgia Meloni e Giuseppe Conte è che quest’ultimo, quando Salvini non volle andare in aula, decise di andare lui stesso. Perché difendere il prestigio delle istituzioni dovrebbe essere la priorità per chi riveste il ruolo di presidente del Consiglio. Evidentemente per Giorgia Meloni è più importante difendere il proprio alleato".