Domenica 23 Febbraio 2025
ENRICO AGNESSI
Politica

Elezioni in Emilia-Romagna, affluenza delle 23 al 35,77%

In netto calo rispetto alla tornata del 2020, quando le Regionali si svolsero in un solo giorno. Si potrà ancora votare lunedì 18: i seggi chiudono alle 15

Bologna, 17 novembre 2024 – Drastico calo degli elettori che hanno votato oggi in Emilia Romagna per le elezioni regionali (qui come si vota e i fac simile della scheda). Alla chiusura della prima giornata di voto, il dato dell’affluenza alle 23 è del 35,77%, alle 19 era del 31,03%, alle 12 dell’11,57%.

Percentuali nettamente al ribasso rispetto alla passata tornata elettorale regionale (nel 2020 alle 23 votò il 67,67% degli elettori, alle 19 votò il 58,8%, alle 12 il 23,43%, ma le urne restarono aperte un giorno solo).

Come fare il voto disgiunto / I fac simile delle schede elettorali

I timori per una scarsa affluenza sono stati uno dei leit motiv della campagna elettorale, evocata anche come segnale di malcontento delle zone alluvionate che però, in realtà, hanno risposto, in termini di partecipazione, meglio di altri territori: a Traversara, paese del comune di Bagnacavallo (Ravenna) che ha subito ripetute inondazioni, alle 23 ha votato il 47,43%, oltre dieci punti percentuali in più rispetto alla media regionale. Ma dati anche più alti si sono registrati in quasi tutti i territori che hanno avuto i danni principali.

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Affluenza sotto il 50% alle elezioni in Emilia Romagna: ha votato il 46,42%

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I seggi riapriranno domani dalle 7 alle 15. Si sfidano quattro candidati presidentiMichele de Pascale (centrosinistra), Elena Ugolini (civica sostenuta dal centrodestra), Federico Serra (estrema sinistra) e Luca Teodori (lista civica, con posizioni no vax e anti euro).

Michele de Pascale ed Elena Ugolini, candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, alle urne
Michele de Pascale ed Elena Ugolini, candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, alle urne

Va detto subito che la scelta di tenere i seggi aperti per due giorni anziché uno è stata fatta proprio per cercare di agevolare il più possibile la partecipazione degli elettori alla scelta del futuro presidente. I risultati si sapranno domani, lunedì 18 novembre: lo spoglio inizia alle 15.

Affluenza in netto calo anche in Umbria: anche qui si vota per il nuovo Presidente di Regione.

L’affluenza oggi: i dati delle 23 

Ecco i dati dell’affluenza delle ore 23 provincia per provincia. Il dato regionale è del 35,77%.

La provincia in cui si è votato di più è quella di Bologna con il 40,56%, al centro di una delle pagine di maggiore tensione delle ultime settimane, con i cortei contrapposti che hanno innescato un duro scontro fra il sindaco Matteo Lepore e la premier Giorgia Meloni.

Seguono Ravenna, Modena e Reggio Emilia. Fanalino di coda Rimini, anche se in netto rialzo in giornata dopo il dato di 8,95% delle 12.

  • A Bologna ha votato il 40,58% (contro il 70,94% delle regionali nel 2020). A Bologna città il dato è del 41,86%
  • A Ferrara ha votato il 32,90% (nel 2020 fu il 65,60%)
  • A Forlì e Cesena è andato ai seggi il 34,64% (nel 2020 fu il 67,54%)
  • A Modena il 36,60% (furono il 69,12% gli elettori del 2020)
  • A Parma ha votato solo il 32,21% (64,07% il dato del 2020)
  • A Piacenza si è espresso il 31,56% (contro il 62,91%)
  • A Ravenna ha votato il 38,52% degli elettori (furono 69,71% nel 2020)
  • A Reggio Emilia è andato ai seggi il 35,25% (contro il 67,97)
  • A Rimini ha votato appena il 30,17% degli elettori (furono il 63,54% nel 2020)

Il dato definitivo si conoscerà domani alle 15. 

L’affluenza delle ultime regionali

Nel 2020, quando si votava in un solo giorno (domenica 26 gennaio), andò alle urne il 67,67% degli aventi diritto. Seggi aperti per un solo giorno, domenica 23 novembre, anche nel 2014; ma fu però un vero e proprio flop. A quella tornata, anticipata a causa delle dimissioni dell’allora presidente Vasco Errani travolto (ma alla fine assolto) dall’inchiesta Terremerse e pesantemente influenzata dallo scandalo ‘Spese pazze’, l’affluenza crollò infatti al 37,71%.

In entrambe le circostanze, a vincere fu Stefano Bonaccini (Pd). Nel 2014, la spuntò con il 49,05% davanti al leghista Alan Fabbri (29,85%) e alla candidata del M5s, Giulia Gibertoni (13,3%). Nel 2020, il presidente uscente venne invece riconfermato con il 51,4% dei voti davanti a Lucia Borgonzoni (centrodestra) che si fermo al 43,6%.

Come andrà questa volta?

Orari dei seggi in Emilia-Romagna

Oggi, domenica 17 novembre, (i seggi sono stati aperti dalle 7 alle 23) e lunedì 18 (dalle 7 alle 15) in Emilia-Romagna sono chiamati alle urne complessivamente 3.580.529 elettori, esattamente 1.831.650 donne e 1.748.879 uomini.

Nella sola circoscrizione di Bologna ce ne sono 816.520 (420.425 donne 396.095 uomini). Le sezioni elettorali in regione sono 4.529 di cui oltre una quarantina quelle ospedaliere.

I candidati

Sono come detto quattro, una donna e tre uomini, i candidati alla presidenza della Giunta della Regione (tre in meno della precedente tornata) sostenuti da 11 liste (6 in meno rispetto al 2020).

E 547 i candidati (in calo rispetto al 2020 quando furono 739) in corsa per uno dei 50 posti nell’Assemblea legislativa (di questi, due seggi sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente secondo classificato).

Complessivamente sono 547 i candidati (qui tutti i nomi), corrispondenti a 531 persone per effetto delle pluricandidature: 15 candidati si sono presentati in più circoscrizioni (14 in due circoscrizioni, 1 in tre).

Dei 547 candidati, il 48,6% è composto da donne, 51,4% da uomini. L’età media è di 50,6 anni (49,7 anni per le donne e 51,4 per gli uomini).ù

La fascia d’età, con 237 candidati, maggiormente rappresentata è quella che va dai 45 ai 59 anni (125 donne e 112 uomini).

Il candidato più giovane è una diciannovenne e quello più anziano ha 77 anni.

Oltre sei candidati su dieci (347, il 63%, 181 maschi e 166 femmine) sono nati nella stessa circoscrizione in cui si presentano; il 13% in un’altra circoscrizione (provincia) dell’Emilia-Romagna. Il 21% proviene da un’altra regione d’Italia (114, di cui 59 maschi e 55 femmine), mentre solo il 3% di essi è nato all’estero.

Chi vince le elezioni regionali

Non è previsto il secondo turno di ballottaggio: vince il candidato presidente che ottiene più voti.