Roma, 9 giugno 2018 - Finito il conto alla rovescia per le elezioni comunali 2018. Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno chiuso ieri la campagna elettorale per le amministrative che interesseranno domani molti municipi, da Nord a Sud. Si tratta del primo test per un governo non ancora completato nei ranghi, visto che resta aperta la partita delle nomine dei sottosegretari e viceministri e delle deleghe. Di seguito una breve, ma esaustiva, guida alle urne di domenica 10 giugno, con date, orari e un ripasso su come si vota.
G7 Canada, Conte: "C'è accordo sul commercio". Trump se ne va in anticipo UN PO' DI NUMERI - Alle urne sono chiamati domani, domenica 10 giugno, 6 milioni e 749 mila italiani. Gli eventuali ballottaggi sono previsti per due settimane più tardi, il 24 giugno. In particolare si vota 761 Comuni per un totale di 7.995 sezioni. Si vota nelle Regioni a statuto ordinario, e in Sicilia e in Sardegna. Urne aperte dalle 7 alle 23, e lo scrutinio inizia subito dopo la conclusione delle operazioni di voto. I cittadini interessati devono decidere per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, con l'eccezione di Roma, dove 291 mila cittadini saranno chiamati a riscrivere l'organigramma di due Municipi (il terzo e l'ottavo) della capitale.
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DOVE SI VOTA - Centonove i Comuni con oltre 15 mila abitanti, 20 i capoluoghi di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo), di cui sei - Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa e Vicenza - contano più di 100 mila abitanti.
Ecco la mappa regione per regione: Sicilia - 137 Comuni (di cui 5 capoluoghi) e un milione e 643 mila elettori Lazio - 47 Comuni e 844 mila elettori Campania - 93 Comuni e 811 mila elettori Lombardia - 102 Comuni, 694mila elettori (A Brescia e provincia e in provincia di Varese - Pavia - Monza - Mantova - Lecco - Cremona - Como - Bergamo - Lodi - Sondrio - Milano) Puglia - 45 Couni, 666 mila elettori Veneto - 46 Comuni, 526 mila elettori Toscana - 21 Comuni, 319 mila elettori Marche - 16 Comuni, 178 mila elettori Umbria - 8 Comuni, 164 mila elettori Calabria - 49 Comuni, 162 mila elettori Abruzzo - 31 Comuni, 159 mila elettori Sardegna - 38 Comuni, 132 mila elettori Liguria - 20 Comuni, 125 mila elettori Emilia Romagna - 18 Comuni, 120 mila elettori Piemonte - 63 Comuni, 108 mila elettori Basilicata - 13 Comuni, 54 mila elettori Molise - 14 Comuni, 37 mila elettori Una curiosità: in sette paesi non si è trovato nessuno disponibile a candidarsi alla poltrona di primo cittadino, e tutto è stato rinviato di un anno. Si tratta di Rodero, in provincia di Como; Austis, Ortueri e Sarule, in provincia di Nuoro; Magomadas, in provincia di Oristano; Putigari in provincia di Sassari; San Luca, in provincia di Reggio Calabria.
COME SI VOTA - Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei Comuni. Fino a 15 mila abitanti - L'elettore può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. E' eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Oltre i 15 mila abitanti - Si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco (in questo caso il voto viene attribuito solo a lui); tracciare un segno solo su una delle liste collegate o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate (in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri). Eì possibile anche esprimere il cosiddetto 'voto disgiunto', tracciando un segno sul candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata (in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata). Viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare per il ballottaggio tra i due più votati. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
I DOCUMENTI NECESSARI - L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento d'identità con foto, valido o anche scaduto purché consenta l'identificazione. L'altro documento fondamentale è la tessera elettorale. In caso di smarrimento, deterioramento o furto, oppure in caso di completamento degli spazi sulla tessera, è possibile richiedere il duplicato presentandosi di persona all'Ufficio elettorale del proprio comune, che resterà aperto per tutta la giornata del voto.
IN TRENO - Trenitalia offre tariffe agevolate per chi vive fuori dal proprio comune di residenza, per raggiungere in treno le località di voto. Il viaggio di andata può essere effettuato dal decimo giorno antecedente il giorno di votazione e quello di ritorno fino alle ore 24 del decimo giorno successivo al 10 giugno. L’agevolazione 'Viaggi degli elettori' prevede, per i treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca,InterCity, InterCity Notte e servizio cuccette, la riduzione del 70% rispetto al prezzo Base del biglietto. Per i treni regionali è prevista una riduzione del 60% sul prezzo del biglietto. Gli elettori che rientrano dall’estero potranno usufruire della tariffa 'Italian Elector'. Per usufruire delle agevolazioni sono necessari un documento d'identità e soprattutto la tessera elettorale (che nel viaggio di ritorno va esibita regolarmente timbrata dal presidente di seggio). Anche Ntv Italo offre riduzioni per gli elettori: 60% di sconto sui treni andata e ritorno per viaggiare dal 1 al 20 giugno in ambiente Smart o Comfort (per biglietti acquistati dal 10 maggio al 10 giugno). Anche in questo caso è necessaria la tessera elettorale.