Roma, 22 marzo 2019 - Una poltrona per quattro alle elezioni regionali Basilicata 2019. Tanti, infatti, sono gli aspiranti governatori che - dopo un lungo balletto sulle date possibili - si sfideranno domenica 24 marzo. Come già l'Abruzzo e la Sardegna, anche queste urne - in particolare nell'anno di Matera Capitale europea della Cultura - saranno un interessante banco di prova per testare i rapporti di forza all'interno delle forze di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, oltre che per verificare la ripresa del Pd, dopo la buona affluenza delle primarie nazionali che hanno incoronato Nicola Zingaretti come nuovo segretario dei democratici. Urne aperte dalle 7 alle 23, in un'unica giornata.
Elezioni Basilicata, il vademecum: quando si vota, come e cosa serve
GLI SFIDANTI - Quattro, si diceva, i candidati in corsa per lo scranno più alto della Regione, rimasta senza guida dopo l'arresto dell'ex governatore democratico Marcello Pittella (di nuovo in libertà dopo un periodo passato ai domiciliari). Il centrodestra è rappresentato dall'ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi, in quota Forza Italia, che può contare, oltre che sul sostegno degli azzurri, anche su Lega, Fratelli d’Italia e sulle liste civiche Basilicata Positiva, Idea: in caso di vittoria, interromperebbe un lunghissimo periodo di gestione del centrosinistra. I Cinque Stelle puntano invece su Antonio Mattia, scelto con le regionarie online (ha vinto grazie a 322 voti). L'imprenditore potentino è forte del risultato preso dal M5S alle ultime politiche: il 4 marzo infatti i grillini hanno portato a casa 8 parlamentari su 13 sul territorio regionale. Come hanno dimostrato però le ultime amministrative, il M5S sta pagando caro l'abbraccio con la Lega.
Il centrosinistra presenta il farmacista Carlo Trerotola, che può contare sulle liste Comunità Democratiche (Pd), Avanti Basilicata, Basilicata Prima – Riscatto, Progressisti Basilicata, Verdi, lista Trerotola, e confida - anche nella solida tradizione 'rossa' della regione - nell'entusiasmo per le ultime primarie: per il neosegretario Zingaretti è, appunto, il primo test di rilievo. Infine, Basilicata Possibile - patto fra diverse realtà di sinistra alternativa e ambientalista - sostiene il professore Valerio Tramutoli.
LE NUOVE REGOLE - In Basilicata si andrà al voto con un nuovo sistema elettorale. Le maggiori novità riguardano l'introduzione della parità di genere con la doppia preferenza maschio/femmina (in ogni lista, quindi, un sesso non può superare la quota del 60%) e l'abolizione del listino del presidente. Non sarà possibile fare il voto disgiunto, ovvero scegliere un candidato e una lista differente da quella che lo sostiene. Anche in questa regione, come in Sardegna e Abruzzo, non ci sarà ballottaggio: vince chi prende più voti. In tutto si eleggono 20 consiglieri; cambia anche il premio di maggioranza, che sarà progressivo: 11 consiglieri con il 30%, fino a un massimo di 14 consiglieri. Gli sbarramenti per le liste sono al 3% per quelle che si presentano da sole (4% per i partiti dentro una coalizione).