Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Elezioni Abruzzo 2024: alle 23 affluenza al 52,26%, in linea con le precedenti regionali

Alla tornata elettorale del 2019 l’affluenza fu del 53%. la sfida è tra il governatore uscente Marsilio e il candidato del campo largo D’Amico

L’Aquila, 10 marzo 2024 – Si sono chiusi i seggi per le elezioni regionali in Abruzzo. L’affluenza si assesta intorno al 52,26%, più o meno in linea con quella delle regionali del 2019 quando arrivò al 53,23%. Alle ore 19 si era invece registrato un 43,99%, un dato in leggero aumento rispetto al 43,04% del 2019, mentre a mezzogiorno l’affluenza si era fissata a 15,9%, due punti in più rispetto a 5 anni prima. 

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Il presidente uscente della Regione Abruzzo ha votato alla scuola elementare di Tricalle a Chieti poco prima delle 12.

D'Amico, ex rettore di Teramo, ha votato a Pescara sempre intorno alle 12.

Al termine del voto inizieranno le operazioni di spoglio. Si va alle urne in 305 Comuni: il totale dei votanti è pari a 1.208.276, di cui 592.041 uomini e 616.235 donne, su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. Le sezioni sono a Chieti 460, a L'Aquila 405, a Pescara 396 e a Teramo 373.

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È sfida tra il presidente uscente Marco Marsilio, sostenuto da sostenuto da FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, UdC e Dc con Rotondi, più la civica Marsilio Presidente, e Luciano D’Amico, appoggiato da una coalizione composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra-DemoS, Azione e dalle liste civiche Abruzzo Insieme-D'Amico Presidente e Riformisti e Civici (PSI-IV).

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Il Consiglio regionale è formato da 31 rappresentanti, con sette consiglieri per le circoscrizioni dell'Aquila, Teramo, Pescara, e otto consiglieri per Chieti. Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entreranno a far parte di diritto dell'Assemblea, il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che si è piazzato al secondo posto.

Alle regionali del 2019 i votanti furono il 53%, un netto calo rispetto alle consultazioni precedenti, quelle del 2014, quando andò a votare il 61,56% degli aventi diritto. Alle più recenti politiche, quelle del 2022, andò alle urne il 63,99% degli abruzzesi. Cinque anni fa Marsilio ottenne il 48,03% dei voti, la sua coalizione il 49,20%. Il candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini raggiunse il 31,29%; la sua coalizione, con 7 liste, arrivò al 30,64%. In quell'occasione si presentarono anche Sara Marcozzi per il Movimento 5 Stelle che ottenne il 20,20%, e Stefano Flajani che ebbe lo 0,48%.

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FdI: calunnie su Marsilio di Travaglio

Nel giorno del voto in Abruzzo scoppia anche il caso attorno al candidato del centrodestra e attuale presidente della Regione, che dice in una nota infuocata: “È andato in onda ieri sera, durante la trasmissione 'Accordi & Disaccordi’ condotta da Luca Sommi un comizio condito di calunnie di Marco Travaglio, seguito a ruota dal giornalista Andrea Scanzi. In particolare Travaglio mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono mai stato né indagato né tantomeno condannato”. “Non si è mai assistito a una cosa del genere in occasione di una tornata elettorale, a otto ore dall'apertura dei seggi. Ho già dato mandato al mio legale - prosegue Marsilio - per tutelare me e la mia consorte in sede sia penale sia civile (oltre che segnalare all'Agcom la violazione del silenzio elettorale)”.

Anche Fratelli d’Italia va in difesa di Marsilio e rincara la dose. “Metodi disgustosi tipici della peggiore sinistra devota alla macchina del fango – scrive l’ufficio stampa - Fratelli d'Italia agirà in ogni sede opportuna contro questa gravissima violazione di ogni norma sulla regolarità della campagna elettorale".