Roma, 9 marzo 2024 – Il governo punta ad una vittoria alle regionali in Abruzzo per rompere l'alternanza perfetta tra centrodestra e centrosinistra che caratterizza il regionalismo abruzzese e per scacciare i fantasmi della sconfitta rimediata in Sardegna ad opera del campo largo.
I candidati
Le opposizioni, dal canto loro, galvanizzati dalla vittoria di Alessandra Todde, si presentano alle urne con una grande coalizione che va dal Pd ad Azione e fino ai 5 Stelle. Due i candidati: il governatore uscente e fedelissimo di Giorgia Meloni, Marco Marsilio, per il centrodestra e Luciano D'Amico per il centrosinistra.
Marco Marsilio
Marsilio, ex senatore, con la vittoria del 2019, quando ottenne il 48% dei consensi, è stato il primo presidente di Regione di Fratelli d'Italia. E' sostenuto da una coalizione formata oltre che da FdIi, anche dalle liste di Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati e Marsilio Presidente. Nonostante le sue origini abruzzesi, da più parti viene criticato per essere un romano "in trasferta" in Abruzzo per scelta del partito.
Luciano D’Amico
Il suo sfidante diretto è invece Luciano D'Amico, alla guida del cosiddetto ‘Patto per l'Abruzzo’, formato da Pd, M5s, Azione, Avs con Democrazia Solidale, Italia Viva con Psi e +Europa, più la civica Abruzzo Insieme. Abruzzese "per origine e scelta", come recita la biografia sul suo sito web, è stato rettore dell'università di Teramo e presidente della Tua, la società di trasporto pubblico regionale.