Martedì 16 Luglio 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

Elezioni 2024, Gasparri (Forza Italia): “FdI vuole imporre i suoi. Si sente sottostimato"

Il capo dei senatori azzurri: i tre leader si parlino, una soluzione alla fine salterà fuori. "Solo dopo il congresso del partito potremo parlare delle nostre liste per le Europee"

Maurizio Gasparri

Maurizio Gasparri

Roma, 10 gennaio 2024 – “Non ci sono notizie..."

Maurizio Gasparri, non dica bugie...

"Lo giuro – insiste il capogruppo azzuzzo a Palazzo Madama – non ci sono notizie, lei può farmi tutte le domande che vuole ma tanto, se non ci sono notizie...".

E allora, mi dica secondo lei che succederà se Giorgia Meloni deciderà di tenere fermo il punto di cambiare tutti i governatori uscenti, come ha minacciato di fare?

"Io questa minaccia non l’ho sentita e non credo proprio che lo farà. Dico, però, che sarà necessaria una sintesi e dovranno vedersi i leader".

Gasparri cosa sta succedendo in Sardegna?

"Sta succedendo che ci sono due leader sardi con una storia politica importante alle spalle ed conosciuti da tutti, uno che è il governatore Solinas e l’altro che è il sindaco di Cagliari, Truzzu. Entrambe sono persone che hanno una solida base elettorale e sono entrambe molto capaci. Su questi nomi si sta consumando un dibattito interno perché la Lega vuole mantenere Solinas, nel segno della continuità di governo e su questo il vicesegretario Crippa è stato molto chiaro e Fratelli d’Italia che invece vorrebbe indicare il sindaco di Cagliari. Al momento la situazione non fa registrare nessun movimento, è di stallo, ma c’è ancora tempo, entro il 15 vanno depositati i simboli, entro il 23 va indicato il presidente, il tavolo ’sardo’ che doveva trovare una sintesi non l’ha trovata e dunque serve una ’cucitura’ che al momento non c’è. Truzzu si sta comportando già da candidato e questo, a mio parere, non aiuta la cucitura di cui parlavo prima".

Per cucitura cosa intende?

"Intendo che si deve trovare una sintesi che al momento non si vede all’orizzonte. Salvini e Crippa insistono nella loro tesi di continuità, il tavolo ’romano’ su cui stiamo lavorando io Donzelli, Calderoli, che possiamo considerare l’appello, al momento non ha registrato risultati, quindi serve la ’Cassazione’, ovvero che i segretari dei partiti si confrontino e trovino una soluzione che, confido, arriverà".

Al momento Giorgia Meloni non ha parlato direttamente, per quale motivo secondo lei?

"Perché preferisce non aggravare la situazione".

Però, in quanto premier e in quanto capo di Fratelli d’Italia dovrebbe per prima garantire la coesione della coalizione.

"Si, sono d’accordo, ma il 2024 sarà un anno ricco di confronti elettorali e proprio per questo motivo ci sono possibilità che si aprono che potranno aiutare a risolvere. La soluzione, insomma, si troverà, come è avvenuto in Sicilia, quando sembrava che Musumeci non potesse essere spostato e invece ora fa il ministro mentre la Sicilia la governa Schifani. Ho visto molte cose nella mia lunga carriera politica e francamente questa discussione non mi spaventa".

La Lega, poi, ha anche un altro problema, quello del terzo mandato per fare in modo di dare a Luca Zaia un altro giro in Veneto. Voi di Forza Italia cosa pensate?

"Noi siamo per due mandati, ma anche su questo credo che si debba aprire una discussione ai più alti livelli, perché Fratelli d’Italia ha un dovere nei confronti della coalizione, quello di favorire la sintesi dei problemi".

Ma, insomma, perché Meloni insiste nella sua intransigenza di voler cambiare Solinas?

"La Lega governa su circa 20 milioni di persone con i suoi governatori e i suoi sindaci e soprattutto governa la Lombardia. Probabilmente Fratelli d’Italia ritiene di essere sottostimata e dunque vuole cambiare".

Ma ci sono da contendere le regioni a guida centrosinistra.

"Credo che alla fine si troverà una sintesi e il parametro più adatto, valido anche per le prossime elezioni".

A proposito, Antonio Tajani si candiderà alle Europee?

"Mi pare una domanda che adesso non può avere risposta".

E perché?

"Perché prima dobbiamo festeggiare, il 26 gennaio, i 30 anni di Forza Italia, poi ci sarà il congresso il 23 e 24 febbraio e solo dopo si potrà parlare delle liste per le Europee".

Però il segretario del partito candidato alle Europee sarebbe un bel volano per FI.

"Ma, appunto, prima lo deve diventare segretario, Tajani. Dobbiamo fare il congresso. Come fa a candidarsi prima di avere la carica? E, comunque, abbiamo tempo, anche qui la sintesi la troveremo senz’altro. Ho visto cose, io...."