Elezioni 2020 e referendum, spoglio, exit poll, proiezioni. A che ora sapremo i risultati

Dopo la chiusura dei seggi (alle 15) al via lo scrutinio: si parte dal questito sul taglio dei parlamentari, poi si passa alle Regionali

Un seggio elettorale (Ansa)

Un seggio elettorale (Ansa)

Roma, 21 settembre 2020 - Exit poll dalle 15 e proiezioni dalle 16, seguendo l'ordine di legge degli scrutini. Si comincia con lo spoglio del referendum costituzionale, poi toccherà ai presidenti di Regioni, quindi i sindaci, da ultime i voti alle liste per i consigli regionali e provinciali. Nella convinzione che realisticamente già fra le 17 e le 20 un quadro chiaro del risultato nella sfida per i 7 posti da governatore in palio e fra il sì e il no al taglio dei parlamentari sarà possibile e tendenzialmente definitivo. Sarà questa la tempistica della diffusione dei primissimi risultati di queste Elezioni 2020 e il cui esito sarà possibile seguire nelle lunghe dirette programmate sui canali del servizio pubblico Rai, Mediaset, La7 e Sky. 

Risultati elezioni regionali 2020: lo spoglio in tempo reale

"Avremo così una tendenza fondata, che sarà affinata con le proiezioni, su cui l'errore massimo è dell'1%", spiegano i sondaggisti, rappresentanti del consorzio Opinio Italia che tra l'altro gestisce i dati per i programmi elettorali Rai. Quindi, subito dopo la chiusura delle urne prevista alle 15, saranno diffusi gli exit poll del referendum sul taglio dei parlamentari. Seguiranno quelli sulle Regionali con indicazioni sui candidati-presidenti, e non sui partiti, e poi quelli dei Comuni in cui si vota. Poi, intorno alle 15.45-16 dovrebbero esserci le prime proiezioni - hanno aggiunto i sondaggisti - e per il referendum dovrebbero essere molto affidabili, essendo una scelta tra sì o no. I valori degli exit poll saranno diffusi con una forchetta di circa 4 punti percentuali, quelli delle proiezioni avranno un dato decimale (la prima proiezione sarà sul 5% dei dati). In epoca Covid, gli exit poll potrebbero essere condizionati da forme di paura o rifiuto da parte della gente, che potrebbe non fermarsi a esprimere (in modo anonimo) cosa ha votato poco prima nell'urna. "Non sappiamo immaginare ora il grado di accettazione o rifiuto che ci sarà, anche se ovviamente i nostri operatori avranno mascherina, visiera e gel. Si tratta di un comportamento imponderabile, essendo la prima elezione in Italia con una pandemia", spiegano sempre i sondaggisti.

"In media - spiega Antonio Noto, direttore di Ipr marketing e Noto sondaggi - il 10% di chi va a votare decide come votare nelle 48 ore precedenti l'esercizio del voto e addirittura il 7% fa la sua scelta dentro la cabina elettorale". Sempre con riferimento all'esperienza maturata nelle elezioni passate, fra le altre tendenze c'è quella della tradizionale poca incidenza sul risultato delle Regionali degli appelli al voto disgiunto, a fronte invece della consolidata tendenza di voti di opinione solo per il governatore senza indicazione di alcuna lista.