Martedì 5 Novembre 2024

Elezioni 2018, Berlusconi e Salvini divisi su condoni edilizi

Il leader di Forza Italia: "Sanatoria per i casi di abusivismo di necessità". La replica: "Dico fortemente no" Salvini: "Torniamo alla leva obbligatoria"

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini (Ansa)

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini (Ansa)

Milano, 7 febbraio 2018 - Nuovi attriti nel centrodestra a meno di un mese dalle elezioni politiche 2018. Dopo i contrasti sulla legge Fornero, a dividere Forza Italia e Lega è la questione degli abusi edilizi. Silvio Berlusconi apre ai condoni, parlando di "sanatoria per i casi di abusivismo di necessità", prospettiva che il Carroccio non contempla affatto. "Dico fortemente no a ogni ipotesi di condono", ha replicato Salvini. 

BOTTA E RISPOSTA - "Bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa o aprire un'attività commerciale, non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze - incalza Berlusconi, intervistato a Radio 24 - Dovrà dichiarare l'inizio dell'attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli". Si tratta di un condono? "Chiamatelo come volete, l'importante è che si cambino queste regole attuali", ha detto il presidente azzurro. 

Parole che non sono piaciute a Salvini. "Rilanciare l'edilizia è fondamentale, togliendo burocrazia e tagliando tasse folli come l'Imu su capannoni e negozi sfitti - ammette il leader del Carroccio -. Bisogna anche bloccare le aste giudiziarie al ribasso, che falsano il mercato. Ma dico no, dico fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi: il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive, a partire dalle zone più a rischio". 

Alleati sì ma non intercambiabili. Lo sottolinea Salvini che mette l'accento sulle diversità fra il suo partito e quello dell'ex premier. "Chi sceglie la Lega sa cosa sceglie - ha detto a Libero tv -. Chi sceglie Fi sceglie una sorpresa che può essere gradita o meno". E ancora: "C'è un programma di massima condiviso, poi la Lega è la Lega, Salvini è Salvini, Berlusconi è Berlusconi, ci sta che abbiamo un'idea di Italia comune diversa dalla sinistra e da M5s". Ma su alcune questioni "c'è una posizione storica della Lega che non è quella di Fi. Io legalizzerei e tasserei domani mattina la prostituzione, introdurrei il servizio civile e militare su base regionale obbligatorio per ragazze e ragazzi".

L'ultimo tema che divide è appunto quello dell'edilizia. "Sentivo Berlusconi parlare di condono  per gli abusi di necessità - è l'affondo del leghista - non oso immaginare cosa possa essere riconosciuto come abuso per necessità". 

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