Martedì 5 Novembre 2024
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Politica

Ecotassa auto, Salvini chiude: "Parlo anche per il M5s"

"Non ci sarà, non è nel contratto di governo"

Salvini al alla Scuola Politica della Lega (LaPresse)

Salvini al alla Scuola Politica della Lega (LaPresse)

Roma, 16 dicembre 2018 - Matteo Salvini mette (forse) la parola fine sull'ipotesi di un'ecotassa per le auto nuove a partire del 2019.  "Posso dirlo a nome mio e sia del Movimento 5 Stelle che non ci sarà nessuna nuova tassa sulle auto", dice a chiare lettere il vicepremier leghista, chiudendo forse definitivamente la schermaglia innescata da un emendamento alla manovra approvato alla Camera che prevedeva gli incentivi per le vetture elettriche e il balzello per quelle più inquinanti. 

"Non c'è nel contratto di governo", chiarisce Salvini. "Un conto è aiutare le auto non inquinanti un conto è penalizzare chi non può permettersi queste nuove auto che costano decine di migliaia di euro", precisa il ministro dell'Interno, non chiudendo così la porta a quegli incentivi che ieri erano stati ulteriore terreno di scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle.  La retromarcia dei pentastellati sull'ecotassa era ormai assodata, ma Di Maio e colleghi non vogliono mollare sulle agevolazioni per le auto meno inquinanti, definite come "misura imprescindibile". Nel pomeriggio, è il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a confermare che "nessuno vuole punire chi ha la piccola macchinina". Allo stesso tempo, Costa rinforza l'ipotesi di "forti sconti per chi compra auto elettriche a basso impatto inquinante".

Roberto Fico, intervistato da Lucia Annunziata a '1/2h in più', pur non entrando nel merito dell'emendamento della discordia, non sembra però intenzionato ad abbandonare l'idea di inserire, un domani, gli aggravi. "Dobbiamo dare una prospettiva culturale all'Italia, che strada vogliamo percorrere? In futuro, piano piano, i carburanti inquinanti vanno tassati". 

IL VERTICE - Ecotassa a parte, alle 20 è in programma nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi con Conte, Di Maio e Salvini. Sul tavolo i nodi della legge di Bilancio e le modifiche da apportare per evitare la procedura di infrazione Ue. Variazioni che saranno probabilmente consistenti e sulle quali Lega e Movimento 5 stelle sarebbero ai ferri corti.  All'incontro prendono parte anche i 'big' di governo dell'Economia, ovvero i ministri Giovanni Tria e Riccardo Fraccaro, i sottosegretari all'economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli. Le ultime indiscrezioni dicono che non ci saranno tagli di risorse per il reddito di cittadinanza che dovrebbe partire ad aprile e avere un costo stimato di 7,1 mld nel 2019 e di 8,1 mld nel 2020 e 2021. 

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SALVINI  - "Oggi pomeriggio torno a Roma perché siamo alla settimana decisiva - dice Salvini - . Sono convinto che con Giuseppe e con Luigi porteremo a casa un risultato che sarà di esempio anche a tutti gli altri governi e popoli europei".  E, chiudendo il suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega, assicura: "Volere è potere. Non chinare il capo, non calare le braghe, non andare in giro con un cappello in mano. Questo ho promesso di fare e vogliamo cominciare a fare". Il vicepremier ha anche confermato che nel 2019 sarà varata una riforma costituzionale che prevede il dimezzamento dei parlamentari-