Città della Pieve (Perugia), 16 luglio 2022 - Il parroco del Duomo di Città della Pieve, don Aldo Gattobigio, augura con tutto il cuore che Mario Draghi ci ripensi e resti alla guida del governo. Dal luogo che è il buen ritiro del premier, il sacerdote ha detto: "In queste ore credo che da tutte le parti si cerchi di farlo tornare sui suoi passi perché la sua presenza dà sicurezza, fiducia, garanzia, non solo all'Italia ma ad un vasto mondo: parliamo di una persona dall'autorevolezza indiscutibile".
Don Aldo, che ha sposato il figlio manager di Draghi, Giacomo, poi puntualizza: "In questo momento non è tanto l'amicizia che mi porta ad augurarmi che resti quanto la speranza per la nostra politica. Per il Paese. Non è il momento di una crisi". "Il mio pensiero - ribadisce il parroco - è che Draghi deve rimanere al timone, rimandare si fa sempre in tempo, e poi meglio rimandare quando ci saranno meno problemi in corso. Ora non è il momento". Draghi è un buon cattolico, a Città della Pieve quando va nei cinema in settimana lo si vede spesso a messa. "Penso però - osserva il sacerdote - che in questi giorni non lo incontrerò: Città della Pieve in questo momento non è luogo degli incontri".
Don Aldo pensa a mercoledì, quando si scoprirà quel che ha deciso Draghi. Alle forze politiche dice: "E' il momento della responsabilità: un pensiero peraltro fortemente condiviso da tante persone al di là del pensiero politico sia spicciolo che fondamentale. E' anche un problema di opportunità storica. E' vero che i problemi non si risolvono sempre rimandando ma qualche volta il tempo aiuta a maturare". Che farà Draghi? "Io spero, come ha fatto sempre, che ci metterà tutta la sua serietà, la sua responsabilità e il suo peso politico ma anche la saggezza di non pensare di prendere da solo tutti i pesi e le responsabilità. Certo, devo dire che non è uno che si ritira, non fuggirà mai. Sicuramente non si farà mai pugnalare alle spalle".