Roma, 20 agosto 2019 – L'atteso discorso di Conte in Senato è una lunga lista di accuse a Salvini. Il premier definisce "irresponsabile" la decisione di aprire la crisi e invocare elezioni urgentemente. E' stata "imprudenza istituzionale" che manifesta come il leghista rincorra "interessi personali e di partito". Conte ha annunciato la fine del governo e le sue dimissioni.
Conte rimprovera a Salvini di aver presentato la mozione di sfiducia, senza ritirare i suoi ministri. E - andando indietro nel tempo - di non essersi presentato in Aula per chiarire la vicenda russa, di aver convocato in autonomia i sindacati, di aver usato simboli religiosi in modo "inscociente". E ancora, di non avere una "cultura delle regole".
La replica: "Rifarei tutto. Per gli insulti bastavano Saviano, Travaglio o Renzi. La Lega non ha paura dell'alleanza Pd-M5s". Poi l'appello a M5S: "Tagliamo i parlamentari e poi andiamo al voto".
Nel dibattito ha preso la parola Matteo Renzi, che continua a caldeggiare la strada di un governo istituzionale. "Il governo populista ha fallito, serve un esecutivo per evitare l'aumento dell'Iva" Marcucci (Pd) chiarisce: sì a dialogo con M5S, ppi valuteremo se ci sono condizioni per un governo. Conte salirà al Colle per le dimissioni, non prima di aver risposto agli interventi in Aula.
Salvini in Senato: "Elezioni via maestra, ma per taglio parlamentari ci siamo"
Conte parla in Senato. Crisi di governo, l'atto finale