Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Roma, si dimette l'assessore Paola Muraro

La decisione nella notte, Virginia Raggi assume le deleghe alla sostenibilità ambientale. L'assessore ha ricevuto un avviso di garanzia per violazione del testo unico ambientale

Virginia Raggi e Paola Muraro (Ansa)

Roma, 12 dicembre 2016 - Colpo di scena nella notte romana: l'assessore all'Ambiente Paola Muraro si dimette dall'incarico, rimettendo le sue deleghe nella mani del sindaco Virginia Raggi. L'annuncio arriva in piena notte con un comunicato in cui l'assessore afferma di aver ricevuto un avviso di garanzia per una violazione del testo unico ambientale.  "Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti", spiega. E Virginia Raggio chiosa: "Ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale". La sindaca ieri sera ha immedatamente convocato un vertice di maggioranza e nel corso della riunione, a quanto si apprende, ci sono stati contatti con Beppe Grillo.

Su Facebook Raggi spiega in un video-selfie, con lei in primo piano e alle spalle la sua maggioranza: "Ho comunicato ai miei consiglieri di aver accettato le dimissioni dell'assessore Paola Muraro. La stessa mi ha comunicato infatti di aver ricevuto da poco un avviso di garanzia per presunte violazioni del testo unico ambientale. Non sono entrata nel merito dell'avviso, ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale".

 E ancora: "Ritengo importante dare continuità all'azione amministrativa sia nel risanamento di Ama che nel rilancio di tutto il settore ambientale". In una nota inviata dal Campidoglio precisa: "In nome della trasparenza comunichiamo tempestivamente la notifica ricevuta da Paola Muraro, rispettando pienamente quanto abbiamo sempre assicurato ai cittadini. Attendiamo con fiducia che l'assessora chiarisca nel dettaglio la sua posizione". 

FIBRILLAZIONI - E così la Giunta Raggi perde un altro pezzo, dopo le dimissioni dell'ex assessore al Bilancio Marcello Minenna, del capo di gabinetto Carla Raineri e le turbolenze dei giorni scorsi intorno all'assessorato all'Urbanistica di Paolo Berdini. Paola Muraro è da sempre difesa strenuamente dalla sindaca Virginia Raggi, nonostante fin da subito ci fossero state polemiche sulle sue ricche consulenze in Ama e per l'annunciata iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma sui rifiuti. Nel tardo pomeriggio già si percepiva un certo inspiegabile nervosismo dello staff Raggi, ma è di stanotte il video in cui la sindaca annuncia le dimissioni della sua assessora.

LA DIFESA - Muraro difende la sua posizione con la stessa linea adottata fin dalle prime avvisaglie: "Oggi, tramite il mio legale, la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all'articolo 256 del Testo unico sull'ambiente - dichiara Muraro - Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre. Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione", sottolinea. I cellulari dei consiglieri M5S, presenti al vertice di maggioranza in cui Raggi avrebbe preso la decisione di lasciar andare Muraro, suonano a vuoto o sono rigorosamente staccati. Ma l'opposizione già contrattacca: il presidente Pd della Commissione capitolina trasparenza Marco Palumbo scrive su Twitter: "@virginiaraggi @M5SRoma anche a Roma "io voglio che i cittadini devono votare".

LE IPOTESI APERTE - Durante la riunione di maggioranza pare che Grillo non abbia contrastato la decisione sulle dimissioni di Muraro, anche se voci non confermate interne al M5S vogliono che Grillo abbia ricordato a Raggi che, a suo avviso, a tutto questo si doveva arrivare molto prima. La ricostruzione della convulsa nottata di ieri, incrociando le fonti consiliari e i boatos di corridoio con quelle del Campidoglio, coincide in larga parte. Alcuni consiglieri M5S, quelli che sostenevano la necessità di dimissioni subito per Muraro, fin dalle prime polemiche e dalla famosa ammissione di Raggi e Muraro in Commissione ecomafie sulla conoscenza dell'avvio dell'indagine, oggi 'off the records' scuotono la testa. Ma la maggioranza del gruppo crede alla buona fede dell'ex assessora e, soprattutto, è fermamente intenzionata a dar seguito alla sua azione. 

A quanto si apprende, sulla sua successione sono aperte tutte le ipotesi. Sulla scorta delle precedenti defezioni, Raggi non è rimasta con le mani in mano: ha avocato a sè tutte le deleghe e avrebbe già pronti dei profili adatti a gestire un dicastero così determinante per Roma.  Sostituire Paola Muraro, però non sarebbe così urgente come sostiene il capogruppo del M5S Paolo Ferrara, che ha ipotizzato un cambio della guardia addirittura entro fine anno. Non si esclude, infatti, al momento che la stessa Muraro possa tornare al suo posto. Tutte le ipotesi restano aperte. L'accusa che le viene rivolta viene giudicata talmente risibile, che le dimissioni vengono presentate come un venirle incontro per permetterle di difendersi con serenità. La priorità del Campidoglio, oggi, è portare a casa entro Natale il Bilancio.