Mercoledì 16 Ottobre 2024

Dieci minuti a intervento al posto dei 30 di oggi. Scure sui testi: concisi, essenziali e più chiari

La Giunta per il regolamento della Camera ha definito nuove regole con ampia bipartisan. Dal 2025, tempi di intervento ridotti a 10 minuti, sospensioni e votazioni più veloci, maggiore concisione negli atti e possibilità di presentare petizioni digitali.

Dieci minuti a intervento al posto dei 30 di oggi. Scure sui testi: concisi, essenziali e più chiari

La Giunta per il regolamento della Camera ha definito nuove regole con ampia bipartisan. Dal 2025, tempi di intervento ridotti a 10 minuti, sospensioni e votazioni più veloci, maggiore concisione negli atti e possibilità di presentare petizioni digitali.

Le nuove regole della Camera sono state definite dalla Giunta per il regolamento con una sola astensione sulla base di una proposta bipartisan di Igor Iezzi, Lega, e Federico Fornaro (Pd, nella foto). Entreranno in vigore il 1 gennaio 2025. Tra le novità c’è una revisione dei vari tempi di intervento per i deputati con una "riduzione del limite valido per tutti, compresi relatori", a 10 minuti rispetto ai 30 attuali. Oltre alla riduzione dei tempi di sospensione per la mancanza del numero legale, una delle novità più sentita dai deputati è la riduzione da 20 a 10 minuti del preavviso per le votazioni. Per quel che riguarda la discussione su ogni articolo e sul complesso degli emendamenti, viene prevista una "discussione limitata" di 10 minuti per un deputato del Gruppo. Sugli Ordini del giorno, si introduce il principio della "concisione, essenzialità e chiarezza" degli atti. Inoltre, gli Odg non possono ripetere contenuti degli emendamenti respinti. Modifiche per l’illustrazione degli Odg, che viene abolita nella forma attuale con l’aumento dei tempi (da 5 a 8 minuti) e degli interventi (3 anziché 2) dei singoli deputati. Inoltre, non ci sarà più il voto sul parere favorevole del governo su un Odg.

Anche per i testi di mozioni e risoluzioni viene introdotto il principio di "concisione, essenzialità e chiarezza". Cambiamenti anche sulle votazioni per parte separate, dove il primo firmatario dell’atto potrà anche dire di no. Come in Senato, inoltre, viene prevista la facoltà di presentare petizioni in formato digitale.