Giovedì 14 Novembre 2024
ETTORE MARIA COLOMBO
Politica

Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sintonia generazionale

Scambi di cortesie: "Sento Di Maio più di mia mamma", "Salvini? Uomo di parola" Forza Italia teme il fuggi fuggi. Tentazione Lega da Nord a Sud Presidenti Camera e Senato, eletti Fico e Casellati Chi è la fedelissima di Berlusconi Chi è Roberto Fico, il nuovo presidente della Camera

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Omaggio)

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Omaggio)

Roma, 27 marzo 2018 - "Di Maio lo sento al telefono più volte della mia mamma". È stato quando Matteo Salvini ha pronunciato questa frase – apposta perché tutti lo sentissero – che la sensazione di un feeling più che marcato tra i due leader si è tramutato in un dato di fatto. Telefonate, sms, messaggini WhatsApp, magari qualche faccina. Dal 14 marzo, data della prima telefonata (almeno di quelle che sono state raccontate dai giornali, prima chissà?), è stato un continuo: "Ciao Luigi, sono Matteo". "Pronto Matteo, sono Gigi".

Fino al capolavoro finale, l’elezione dei presidenti delle Camere, con Berlusconi ricacciato nell’angolo, una ruota di scorta, e il Pd che non tocca palla. Certo, la strada per fare un governo insieme (con FI? Solo loro due? E il premier? Chi dei due la spunterà?) è in salita, ma il rapporto di amicizia e stima ormai è saldo. Grillo ha suggellato il patto e celebrato le nozze: "Di Salvini ci si può fidare, è un uomo che rispetta la parola data". Berlusconi non potrebbe dire lo stesso forse, anzi....

Forza Italia teme il fuggi fuggi. Tentazione Lega da Nord a Sud

Insomma, Luigi Di Maio (classe 1986, di Avellino) e Matteo Salvini (classe 1973, milanese) sembrano fatti apposta per intendersi. Uno trentenne, l’altro quarantenne, e il fattore generazionale conta: sono entrambi rottamatori, entrambi volitivi, come uomini e come leader, hanno una grande smania di prendere il Potere, la Stanza dei bottoni. Sono anche, entrambi, seriamente fidanzati. Certo, della compagna di Salvini, Elisa Isoardi, tutto si sa perché è un personaggio pubblico, un volto della tv, mentre della nuova compagna di Di Maio, Giovanna Melodia, nulla, tranne che è una giovane e bella grillina di Alcamo.

Come giudicare e misurare similitudini e attitudini tra i due? Massimiliano Panarari, esperto di comunicazione politica, snocciola diversi punti di convergenza: "Sono senz’altro i responsabili e gli artefici di una vera rottura generazionale e non solo per il dato anagrafico. Il tentativo di governare insieme sarà faticoso, produrrà un’alleanza instabile, ma hanno già ottenuto il risultato di aver riconfigurato il sistema politico. Salvini sta creando un centrodestra lega-forzista e ne è egemone, Di Maio sta formando una nuova Balena... gialla".

"Sono entrambi populisti – continua Panarari – anche se uno, Salvini, è nettamente sovranista, l’altro più camaleonte. Sono entrambi putiniani, ma Salvini in modo più radicale. Hanno impostato la loro ascesa sulla rottura con l’establishment: la loro fonte di legittimazione politica è il ‘popolo’ nel senso più indistinto del termine. Fanno uso massiccio di social network, non disdegnando le fake news. Infine, sul piano personale, sono entrambi ambiziosi".

Il sondaggista Roberto Weber, presidente dell’istituto Ixé, si è fatto una opinione molto precisa: "La loro è la vittoria della ‘qualunquità’. Rappresentano entrambi l’esaltazione della gente qualunque che, dopo anni di ‘Casta’ (specie quella del Pd), finalmente può governare. Salvini ci mette un di più di popolanità, e pure di volgarità, Di Maio appare più istituzionale, ma tutto quello che gli sta intorno non lo è. In entrambi trovo un tasso di aggressività proprio dell’uomo della strada che, però, si ritiene educato e quindi non eccede, ma vorrebbe poter dire il suo ‘vaffa’". Resta da vedere il ‘vaffa’ dei due alla prova del governo.