Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Di Maio e Conte a New York. "Nessun attrito sulle tasse"

Premier e ministro negano dissapori sul 'Green new deal' lanciato dal governo. Il premier: "Merendine? Meglio pane e salame. L'obiettivo è abbassare l'Iva e risorse per cuneo fiscale". Salvini: "Mai con Renzi e mai più con Di Maio"

Conte e Di Maio a New York (LaPresse)

Conte e Di Maio a New York (LaPresse)

Roma, 23 settembre 2019 - Conte e Di Maio sono arrivati a New York per l'assemblea generale Onu smentendo ogni attrito e chiarendo la posizione sulle cosiddette tasse verdi. "L'obiettivo è abbassare le tasse e non aumentarle", spiega il ministro degli Esteri parlando accanto al premier, sottolineando che su questo "siamo d'accordo". 

''Le merendine? Abbiamo visto quante calorie avevano e ho detto a Luigi: non le mangiare perché fa male. Abbiamo preferito pane e salame'', spiega con il sorriso Conte. ''Questa manovra la dobbiamo ancora scrivere, è prematuro parlarne - sottolinea il premier -. Tra le ipotesi c'è anche questa possibilità la valuteremo insieme se c'è e un nuovo approccio di cultura alimentare per tutelare i nostri figli''. La direzione della politica economica "è molto chiara: abbassare l'Iva e liberare risorse per il cuneo fiscale. Questi fondi che andremo a recuperare saranno a favore dei lavoratori. Vogliamo fare in modo che i lavoratori abbiano in busta paga più soldi da spendere", spiega Conte. "Questo è il modo migliore per incrementare i consumi interni perché favorisce le famiglie", aggiunge.

Di Maio concorda sull'approccio alla 'green economy', precisando però che occorre "dare tempo a cittadini e aziende per adeguarsi". "Ci sono dei processi di transizione da mettere in moto, è importante però che non si creino degli choc, se vogliamo incentivare dei processi e disincentivarne degli altri e creare dei processi produttivi più sostenibili, dobbiamo dare il tempo alle persone di adeguare i loro stili di vita e alle aziende di potersi convertire", spiega Di Maio parlando del Green new deal lanciato dal governo.

Salvini: mai più con Di Maio e mai con Renzi

Salvini intanto va all'attacco: "L'ultima cosa di cui c'è bisogno in Italia è di avere nuove tasse, tantomeno se demenziali. Ci mancava la tassa sulle merendine, alla salute dei bimbi ci pensano la mamma e il papà, e la tassa sul prelievo contante".  

E aggiunge: "Dove c'è Renzi non ci sono io. Ha cambiato mille volte idea. Quando io dico mai con il Pd e mai con Renzi vi sfido a provare il contrario. Abbiamo un'idea di Italia, di futuro, di lavoro, di scuola, di giustizia, di tasse, diverso". Mai anche con di Maio? gli è stato chiesto. "Abbiamo già dato. Adesso ho scoperto che sono più vicini alla Cgil e alle nuove tasse, che al taglio di tasse". Mai più? "Abbiamo già dato",  ribadisce. 

Stoccata anche al presidente Mattarella. "Mi spiace che il presidente della Repubblica abbia avallato questo triste, squallido giochino di Palazzo". "Il governo Monti per assurdo aveva più sostegno popolare", dice. È "il governo barzelletta e mi domando perché il Presidente della Repubblica abbia permesso tutto ciò. Con il massimo rispetto. In Israele hanno votato, votano in Austria, Polonia, Spagna, Gran Bretagna. Tutti tranne che in Italia perché sennò vince la Lega"