Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Dl rilancio, Gualtieri: "Sciolti tutti i nodi". Ma resta il braccio di ferro sui migranti

Il Cdm slitta a martedì pomeriggio. Dalle scuole alle imprese, dall'Irap alle famiglie, ecco le misure in arrivo

Il ministro Gualtieri (Dire)

Roma, 11 maggio 2020 - Dopo una lunga giornata di attese, polemiche e rinvii, e sndsto in scena a tarda sera il pre-consiglio, primo passo per il via libera al decreto-rilancio. A dare l'annuncio, intorno alle 20, è il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. "Abbiamo sciolto tutti i nodi politici e di assetto di questo decreto così imponente" per esaminare il testo che "è molto consistente e bisogna evitare errori nelle norme, poi potremo procedere ad approvare questo decreto molto atteso", ha detto al Tg5.

La riunione, inizialmente in programma per le 14, doveva essere il preludio al Consiglio dei ministri che, però, slitta a domani pomeriggio, causa scontri di vedute dentro la maggioranza.

Il braccio di ferro sui migranti

Arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri il braccio di ferro tra M5s e gli alleati di governo sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano come braccianti, colf o badanti. E M5s insiste che un accordo ancora non c'è e va trovato. Ma gli alleati temono un tentativo di far saltare la norma, instradarla su un binario morto, o comunque continuare a mettere in discussione ogni forma di mediazione. Perciò in serata sia il ministro Roberto Gualtieri che fonti governative del Pd assicurano che la norma sarà in Cdm, così come concordato domenica notte.  Il via libera, ribadiscono, nel corso del vertice di governo è arrivato anche dai ministri M5s, che sarebbero stati sempre in contatto con il capo politico Vito Crimi. Nel testo, spiegano i Dem, "sono stati inseriti una serie di vincoli per accogliere le obiezioni M5s, inclusa l'esclusione di ogni sanatoria per chi sia stato condannato per reati come il caporalato: non si può continuare a discutere all'infinito".  Al premier Giuseppe Conte, dicono le stesse fonti, spetterà una mediazione. 

Intanto cominciano a filtrare le nuove misure contenute nella bozza del decreto. Eccole nel dettaglio.

Irap, stop saldo fino a250 milioni

"Elimineremo il saldo e acconto dell'Irap che sarà dovuto a giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato", ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri al Tg5. La misura contenuta nel decreto Rilancio non avrà più quindi i paletti contenuti nelle ultime bozze, che limitavano l'intervento alle imprese tra 5 e 250 milioni che avessero subito perdite per di almeno un terzo del fatturato a causa del Coronavirus. 

Reddito di emergenza

Ammonta ad un miliardo di euro lo stanziamento previsto per il reddito di Emergenza. In particolare è autorizzato un limite di spesa di 954,6 milioni di euro per l'anno 2020 da iscrivere su apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali denominato «Fondo per il Reddito di emergenza». ai quali si aggiungono al 5 milioni per gli oneri per la stipula della convezione con l'Inps. L'importo del Rem sarà tra i 400 e gli 800 euro mensili per un bimestre. Le domande andranno presentate entro giugno. Le norme prevedono limiti di reddito e di patrimonio ed escludono i detenuti.

Sconto fiscale a chi investe nelle imprese

L'ultima bozza prevede agevolazioni fiscali per chi investe nelle imprese danneggiate dal Covid. Gli incentivi fiscali sono temporanei e valgono per i soli investimenti effettuati nel 2020. Sono destinati sia alle persone fisiche sia giuridiche (una detrazione del 30% della somma investita) che investono nel capitale di una o più imprese con sede in uno Stato Ue e fatturato annuo tra 5 e 50 milioni, danneggiate dall'epidemia.

Scuola, un miliardo e mezzo per ripartire

"In arrivo maggiori risorse per la #scuola: nel Decreto Rilancio quasi 1 miliardo e mezzo per ripartire. E una buona notizia per i docenti precari: 16mila posti in piu' per le assunzioni attraverso i concorsi", twitta la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. E la viceministra Anna Ascani sottolinea: "Sedicimila posti in più per la stabilizzazione dei docenti. Grazie alla collaborazione con il ministro Gualtieri siamo riusciti a ottenere un ampliamento delle stabilizzazioni, rispetto ai posti previsti, per portarli a un totale di circa 78.000. Una buona notizia per il mondo della scuola, della quale siamo molto soddisfatti". 

Centri estivi, 150 milioni al Fondo famiglia

E' prevista per l'anno 2020 un'integrazione del Fondo per le politiche della famiglia per un importo pari a 150 milioni di euro, da erogare ai Comuni per il potenziamento (anche in collaborazione con istituti privati) dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine e i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni.  Lo stanziamento è finalizzato anche a contrastare la povertà educativa, finanziando progetti durante il periodo di emergenza e per quando sarà terminata e il lockdown gradualmente sospeso per recuperare il tempo perso in termini di offerta educativa e culturale, si legge nella relazione.