Roma, 27 settembre 2019 - Il decreto clima "è in costante evoluzione" e sta subendo alcune modifiche, dopo la bozza trapelata nei giorni scorsi. Dalle indiscrezioni emerse oggi, il nuovo documento (che dovrebbe essere pronto per il 3 ottobre) presenterebbe parecchie differenze rispetto al vecchio, nonostante dal ministero dell'Ambiente ci tengano a precisare come "nessun nuovo testo sia stato ancora diramato, in quanto i contenuti normativi sono in costante evoluzione". Mentre gli occhi delle grandi potenze mondiali sono concentrati sulle azioni di Greta Thunberg e sugli studenti scesi in piazza in ogni parte del mondo, il governo lavora al nuovo decreto. Il testo sembra destinato a diventare più snello, lasciando aperti alcuni punti "da verificare con i ministeri di competenza", oltre allo spazio che alcune disposizioni dovranno trovare nella legge di Bilancio. Ecco le principali differenze.
Bonus rottamazioni per 1.500 euro
Arriva subito, già da quest'anno, una nuova rottamazione delle vecchie auto, in cambio dell'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico o a servizi di 'sharing mobility'. La nuova bozza del decreto prevede un 'buono mobilità' pari a 1.500 euro, quindi meno dei 2mila previsti in precedenza, ma con 5 milioni immediatamente pronti per il 2019. La norma sarà finanziata con 100 milioni nel 2020 e altrettanti nel 2021: varrà solo per i Comuni sotto procedura d'infrazione Ue, quindi nei centri particolarmente inquinati. I residenti potranno rottamare il proprio veicolo fino a Euro 4 entro il 31 dicembre e ricevere il bonus da utilizzare entro tre anni. L'abbonamento 'green' potrà essere anche a favore di un convivente, ma non costituirà una forma di reddito imponibile del beneficiario e non peserà ai fini dell'Isee.
Via le detrazioni sugli scuolabus ecologici
Niente più detrazioni di 250 euro per le spese relative al trasporto scolastico sostenibile. La nuova bozza eliminerebbe infatti quanto trapelato nei giorni scorsi, e cioè incentivi all'utilizzo degli scuolabus a ridotte emissioni per asili, scuole elementari e medie, comunali o statali. Resta invece il fondo da 10 milioni l'anno (per il 2020 e il 2021) per incentivare il servizio nelle città metropolitane più inquinate e su cui grava la procedura di infrazione Ue sulla qualità dell'aria.
Niente tagli ai sussidi dannosi e incetivi ai prodotti "sfusi"
Spariscono il taglio graduale ai sussidi ambientalmente dannosi, del peso totale di circa 17 miliardi di euro, e gli incentivi all'utilizzo dei prodotti sfusi, quelli venduti "alla spina". Le misure che riguardano l'economia circolare restano tutte da scrivere: l'articolo 9 della nuova bozza è in bianco e cita solo il tema dell'End of waste, tema molto caro al ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che spera con questo provvedimento di chiudere la partita sulla norma che definisce quando un rifiuto cessa di essere considerato tale. L'intenzione di trovare un accordo politico c'è: "Io ci tengo moltissimo. Secondo me ci siamo vicini", aveva detto ieri Costa.
Rinnovo trasporto pubblico
Nella nuova bozza, ci sarebbe un passaggio sul rinnovo integrale dei mezzi di trasporto pubblico. Secondo le indiscrezioni, il testo prevederebbe di "assicurare il rinnovo integrale entro cinque anni dei mezzi di trasporto pubblico locale, con mezzi a basso o nullo impatto ambientale". Per fare questo, sarà nacessario "ricognire il quadro di investimenti disponibili a legislazione vigente, le modalità di impiego delle risorse - quantificandone l'effettivo impiego -, individuare gli interventi di miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale immediatamente avviabili dalle regioni e dalle province autonome, nonché identificare le misure per la facilitazione dell'accesso ai finanziamenti dei richiedenti e l'eventuale ricorso a ulteriori strumenti di finanziamento".
Commissione interministeriale per il contrasto ai cambiamenti climatici
Nasce la nuova Commissione interministeriale per il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità dell'aria, nell'ambito del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Sarà costuita una piattaforma composta da venti esperti di chiara fama, nominati con decreto del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. L'obiettivo è quello di "determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di contrasto ai cambiamenti climatici e di miglioramento della qualità dell'aria, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica". Nella precedente versione il decreto istituiva la piattaforma presso la Presidenza del Consiglio, mentre ora "sottoporrà a cadenza semestrale i risultati dell'attività svolta alla Commissione". Entro 16 giorni dall'entrata in vigore del decreto, inoltre, "la Commissione interministeriale, su proposta del ministro dell'Ambiente e dopo le consultazioni con la piattaforma, adotterà il Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria", di durata quinquennale. Tra i compiti quello di valutare le attuali emissioni in atmosfera a livello nazionale, proporre misure per la riduzione delle emissioni in atmosfera - nei settori delle infrastrutture e trasporti, del riscaldamento e raffrescamento civile, nella gestione dei rifiuti e nelle attività produttive - e verificare lo stato di attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
Campagna di sensibilizzazione nelle scuole
Una delle norme del nuovo decrete prevede una campagna di informazione e formazione ambientale nelle scuole, che si chiamerà 'L'ambiente siamo noi'. La campagna di sensibilizzazione partirà dall'anno scolastico 2019-2020: l'obiettivo è informare e sensibilizzare gli studenti di tutte le scuole italiane sui temi dell'ambiente e degli effetti climatici. Le risorse messe a disposizione dal ministero dell'Ambiente sono 500mila euro, a partire già da quest'anno.
Le reazioni
DI MAIO - "Oggi nelle piazze di 180 città italiane sono scesi centinaia di migliaia di giovani che hanno fatto una scelta: impegnarsi. Per l'ambiente, contro il cambiamento climatico, e per il futuro loro e di tutti noi. Guardateli. Questa è una nuova, straordinaria coscienza. Questi giovani vanno ringraziati, sostenuti, ascoltati ma soprattutto presi ad esempio per agire. E noi non aspettiamo: il decreto clima e la legge Salvamare del nostro ministro Costa sono previsti in Consiglio dei Ministri e alla Camera a breve. Le azioni concrete sono l'unica risposta all'altezza del livello di consapevolezza di questi giovani". Scrive in un post il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in merito all'argomento che, in questa giornata più che mai, risulta al centro dell'attenzione.