Mercoledì 7 Agosto 2024

Il decreto carceri è legge, il testo approvato alla Camera: ecco cosa prevede

Il testo è passato con 153 sì, 89 no e 1 astenuto. Il ministro della Giustizia Nordio ha chiesto un incontro al presidente Mattarella. La protesta delle opposizioni. Schlein: “La maggioranza è accecata da una foga punitiva”

Roma, 7 agosto 2024 – Il decreto carceri è legge. La Camera ha approvato il testo con 153 sì, 89 no e 1 astenuto, proprio mentre a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni incontrava il Guardasigilli Carlo Nordio, i sottosegretari Ostellari, Delmastro, Sisto e i presidenti delle Commissioni Giustizia di Senato e Camera Giulia Bongiorno e Ciro Maschio per fare il punto sui prossimi “passi da fare” per affrontare l’emergenza carceri che “resta una priorità”.

Il decreto carceri è legge: il ministro Nordio ha chiesto un incontro al presidente Mattarella
Il decreto carceri è legge: il ministro Nordio ha chiesto un incontro al presidente Mattarella

Al termine del vertice, Nordio ha fatto sapere di aver chiesto un incontro al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di voler proporre “modifiche alle norme sulla custodia cautelare”.

Un vertice inusuale che subito innesca un incendio a Montecitorio dove le opposizioni, furiose, parlano di un vero e proprio sgarbo istituzionale che “umilia” il Parlamento. Sono momenti concitati e il ministero della Giustizia è costretto a precisare che la riunione - su richiesta di Chigi, evidenzia - non rappresentava “alcuna sovrapposizione” con i lavori del Parlamento.

La sua idea è anche quella di proporre al Csm di potenziare la copertura di organico per la magistratura di sorveglianza e di prevedere che i detenuti tossicodipendenti scontino la pena in comunità. Come chiesto anche da FI con i suoi emendamenti al Senato.

Il via libera del dl in Aula avviene tra mille polemiche e al termine di un aspro scontro alimentato soprattutto da due ordini del giorno: uno del Dem, Marco Lacarra, a favore delle detenute madri e uno del deputato di Azione, Enrico Costa, subito ribattezzato ‘Salva-Toti’ o ‘Salva Colletti bianchi’.

Duro l’attacco della segretaria Pd, Elly Schlein. “Questo governo – ha dichiarato in Aula – ha introdotto oltre 20 nuovi reati. Ha deciso l’inasprimento di pene che hanno portato in due anni ad un aumento degli ingressi in carcere. Accecati dalla vostra foga punitiva, da questo uso, per non dire abuso, del diritto penale per fini sensazionalistici e propagandistici, in questa visione per cui tutti i problemi sociali vanno affrontati con nuovi reati e vanno puniti sbattendo le persone dietro le sbarre e buttando la chiave, voi dimenticate che quando si riempiono le carceri non è una vittoria per nessuno, è un fallimento di tutta la società”.