Roma, 17 febbraio 2024 – L’insulto a Giorgia Meloni? “Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”. Il presidente della Campania Vincenzo De Luca invita a ridimensionare le parole dette “a mezza voce” a un gruppetto di giornalisti. “Lavora tu, str...a”, commentava ieri il governatore con la stampa alla Camera, riferendosi alla premier, che poco prima gli aveva indirettamente suggerito di “andare a lavorare” piuttosto che “manifestare”. Il presidente aveva appena partecipato alla manifestazione dei sindaci a Roma organizzata dalla Regione e da Anci Campania contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione.
![Vincenzo De Luca durante la manifestazione dei sindaci a Roma organizzata dalla Regione Campania e Anci Campania (Ansa)](https://www.quotidiano.net/image-service/version/c:MmM2NTdiOTYtMjRhMi00:NThmZjQx/vincenzo-de-luca-durante-la-manifestazione-dei-sindaci-a-roma-organizzata-dalla-regione-campania-e-anci-campania-ansa.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
"Ho parlato ieri a piazza Santi Apostoli per un'ora e nessuno ha offeso nessuno – dice De Luca, impegnato oggi a Napoli a un’iniziativa con il mondo della cultura e dell'arte – . Hanno mandato un giro in fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un bicchiere d'acqua. Bisogna stare attenti, era una cosa detta a mezza voce”.
"Oggi i titoli principali sono l'insulto di De Luca alla Meloni – continua – siamo alla follia. Siamo in un Paese malato di conformismo e opportunismo e in cui l'opinione pubblica sembra aver perso la ragione critica. Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”.
"L'unico insulto ieri lo ha rivolto la Meloni a chi è andato a manifestare – attacca – perché in un Paese democratico non decide la Meloni chi e quando deve manifestare”.
Ieri durante il corteo romano ci sono stati momenti di tensione tra De Luca e gli agenti che presidiavano i palazzi della politica dove i manifestanti chiedevano entrare per un colloquio con membri del governo. “Non arretreremo di un millimetro. Come ho detto ieri ad un funzionario di polizia: la prossima volta mi devono solo sparare in testa se mi vogliono fermare. Mi auguro che i problemi che abbiamo posto trovino una discussione di merito al di là del gossip e che ci sia concesso il diritto di difendere le nostre imprese e i nostri figli vendendo rispettata la nostra dignità”.
"Noi siamo andati a Roma da cittadini italiani a rivendicare i nostri diritti e la possibilità di lavorare in pace – ha aggiunto –. Preparatevi a una campagna di mistificazione, di diffusione di menzogne e di diffamazione perché non hanno motivi per reggere questa situazione. Preparatevi a un'ondata di notizie false: questo fa parte di una tecnica antica, quando si colpivano i diritti e le libertà”.
Il fuori onda ‘rubato’ a De Luca ha sollevato un vespaio di polemiche. Molti gli interventi da parlamentari e membri del governo, in particolare di Fratelli d’Italia. Mentre nessun commento è arrivato dal Pd, il partito del governatore.