Roma, 14 novembre 2018 - Hanno le ore contate i senatori 'ribelli' del M5s Gregorio de Falco e Paola Nugnes (cosa rischiano) dopo che ieri hanno votato insieme all'opposizione e il governo è andato sotto in commissione sul dl Genova per la prima volta nella storia dell'esecutivo giallo verde.
L'Aula del Senato ha iniziato oggi la discussione generale del decreto Genova e altre emergenze, seduta che segue appunto l'approvazione del testo, ieri, da parte delle commissioni congiunte Lavori pubblici e Ambiente di Palazzo Madama. In serata, la maggioranza era stata battuta su un emendamento al condono a Ischia, contenuto nell'articolo 25 e presentato da Forza Italia. I due senatori sono a un passo dalla cacciata dal gruppo M5s a Palazzo Madama, in attesa che sul loro futuro nei 5 Stelle - che ormai appare segnato - si pronunci il collegio dei probiviri.
BUFFAGNI: SE NON TI TROVI, VAI A CASA - "De Falco aveva detto 'torna a bordo!' (al comandante Schettino nel naufragio della Costa Concordia, ndr). Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa", ha detto stamani il sottosegretario M5S Stefano Buffagni fuori da Palazzo Chigi. "De Falco - osserva Buffagni - rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco", conclude.
FATTORI: M5S, TERRORISMO PSICOLOGICO - Rivolge invece "un sentito grazie ai colleghi De Falco e Nugnes" che "hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dell'ambiente che agli ordini di scuderia" la senatrice M5S ribelle Elena Fattori, che affida a Facebook un duro j'accuse. Fattori aggiunge un ringraziamento "anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione".
DE FALCO: NO AI CAPOBASTONE - De Falco risponde alle critiche e alle stillettate piovute dai vertici. "Sento di buffe esternazioni - dice all'Adnkronos -, ma credo le sentenze debbano seguire non precedere le accuse. Io non sono affatto dissidente, ma coerente con le idealità del Movimento 5 Stelle". E sul condono di Ischia "vedo una deviazione rispetto ai principi e ai fondamenti del M5S, che ho sempre rappresentato". "Non credo che esaminare istanze di condono attraverso una legge ripescata dal passato possa essere una deroga razionale al principio generale del diritto per il quale 'tempus regit actum'", dice De Falco citando una locuzione latina che sta per 'il tempo regola l'atto'. Se quello introdotto dal governo nel dl Genova "non è un condono - rimarca dunque il senatore - dovrebbero spiegare perché si fa riferimento a una legge dell'85". A chi gli chiede se lascerà il M5S, il capitano De Falco risponde citando il comunicato numero 45 di Beppe Grillo: "Ogni eletto - rimarca con forza - deve rispondere al programma e alla propria coscienza e ha la libertà di esprimersi in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capobastone. I cittadini si facciano Stato - rimarca infine De Falco citando sempre il fondatore del M5S - non si sostituiscano ai partiti con un altro partito".
SENATORI FI CAMPANI AUTOSOSPESI - I senatori di FI campani De Siano, Carbone, Pentangelo, Russo, Sarro e Cesaro intanto hanno deciso di autosospendersi dal gruppo in Senato, non avendo gradito la bocciatura del condono. "L'irresponsabile azione di alcuni senatori di FI in commissione Lavori Pubblici al Senato pone a noi che abbiamo con lealtà e coerenza sostenuto le ragioni dei cittadini di Ischia e della Campania, a partire dall'abusivismo per passare alle vicende degli abbattimenti e dei condoni, la necessità di una approfondita riflessione politica", dichiarano i senatori.
"Per questo - aggiungono - crediamo necessario auto sospenderci per non imbarazzare Forza Italia che pure si è spesa in questa direzione da 15 e passa anni ai massimi livelli persino con il Presidente Silvio Berlusconi, che ha ripetutamente espresso sostegno alle nostre ragioni". "Da oggi il gruppo di Forza Italia al Senato ed alla Camera non potrà contare su di noi che ci riteniamo sin da subito sospesi", concludono.