Domenica 9 Marzo 2025
COSIMO ROSSI
Politica

Ddl spazio. Primo sì alla Camera. L’ira dell’opposizione

I deputati di Avs coi cartelli in aula: regalo a Musk. Saranno stanziati 35 milioni per il 2025.

I parlamentari di Avs con i cartelli ‘Il troppo Stroppa’, allusione all’uomo di Musk in Italia

I parlamentari di Avs con i cartelli ‘Il troppo Stroppa’, allusione all’uomo di Musk in Italia

Primo via libera della Camera al Ddl Spazio. "Un regalo" ad Elon Musk secondo le opposizioni. Una legge che colma un vuoto normativo e consentirà ai privati di entrare in un mercato finora non regolamentato, replica il relatore di FdI, Andrea Mascaretti. A centro del contendere la possibilità che la rete satellitare a bassa quota Starlink possa diventare referente per le comunicazioni "sicure" del Paese. Anche se la francese Eutelsat si è già messa in concorrenza. Dopo l’apertura di maggioranza e governo, che in commissione hanno approvato un emendamento del Pd sulla tutela della "sicurezza nazionale" il corposo ddl è approdato blindato nell’aula di Montecitorio, che l’ha approvato che 133 i sì e 89 i voti contrari. Il provvedimento ora passa al Senato.

"Giù la Musk" e "Il troppo Stroppa (riferimento all’uomo di Musk in Italia, Andrea Stroppa, ndr)", si leggeva sui cartelli esposti dai parlamentari di Avs al termine della votazione. Sotto accusa in particolare l’art. 25 del provvedimento relativo costruzione di una "riserva di capacità trasmissiva" via satellite nazionale, utilizzando sia satelliti, sia costellazioni, gestiti esclusivamente da soggetti appartenenti all’Ue o all’Alleanza atlantica. Questo lo spiraglio che aprirebbe al quasi monopolista dell’orbita bassa Starlink, che dispone già di una rete di quasi 7 mila satelliti in corso di incremento. Le opposizioni avrebbe voluto un riferimento a "soggetti istituzionali" e che il ricorso a operatori dell’area Nato fosse stato solo "in caso di comprovata impossibilità" a trovare partnership in Europa. La maggioranza replica che l’articolo 25 riguarda solo la parte commerciale e che l’articolo 28 fornisce garanzie sulla sicurezza. Ma le opposizioni contestano anche i termini per la decadenza dell’autorizzazione all’esercizio delle attività spaziali, dove volevano rientrassero anche "posizioni sostanzialmente monopolistiche dell’operatore". Emendamento bocciato.

Il provvedimento prevede uno stanziamento di 35 milioni di euro nel 2025 per l’innovazione tecnologica, lo sviluppo e la valorizzazione commerciale delle attività del settore. Il testo prevede l’obbligatorietà di una autorizzazione sulla base di una serie di requisiti e anche a fronte della stipula di un contratto assicurativo. L’Asi vigilerà sugli operatori. "Siamo il primo Paese a dotarsi di una legge sulla Space economy, che rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro – commenta il ministro Adolfo Urso -. Un modello che ispirerà la normativa europea e consoliderà la nostra leadership". Intanto Eutelsat Communications entra in pista per competere con Starlink. Ci sono "colloqui molto positivi", che secondo la Ceo Eva Berneke, "indicano che l’Italia sta valutando le sue opzioni". Anche se fonti governative in serata hanno detto che non è stata avviata "alcuna trattiva".