Lo slogan è chiaro: "A pieno regime contro il ddl della Paura". Il corteo di Cgil, partiti di sinistra, movimenti studenteschi, proPal, comunisti, Anpi parte da piazza del Verano (oltre 200 le sigle) e arriva a piazza del Popolo, con la presenza di Elio Germano, Valerio Mastandea e Zerocalcare. "Siamo 100mila", urlano a più riprese gli organizzatori durante il lungo corteo che passa per viale Regina Margherita e la Salaria mentre esplodono petardi, si aprono fumogeni e i writer scrivono sui muri del policlinico Umberto I. Quindicimila secondo la questura.
IL DDL SICUREZZA
Nel mirino c’è il ddl Sicurezza, che introduce nuovi reati come quello di rivolta nelle carceri. Ma soprattutto pene più severe per chi occupa strade e ferrovie anche in modo pacifico, arrivando a due anni di carcere quando sono coinvolte più persone e arriva addirittura a quindici in caso di resistenza attiva a pubblico ufficiale. Punita con pene da due a sette anni anche l’occupazione arbitraria di domicilio destinato ad altri, ovvero quella che è stata battezzata come norma anti-Salis. Per le forze dell’ordine si prevede l’uso di alcune armi anche al di fuori dell’orario di lavoro e le bodycam per registrare immagini e video in servizio e durante le manifestazioni.
"È UN DDL PAURA"
A Villa Borghese esplodono petardi mentre sui muri nelle vicinanze della Galleria si scrivono slogan contro il governo e i ministri "della Paura" Piantedosi e Salvini. Davanti a una stazione di servizio Eni i proPal scrivono "Free Gaza, free Palestine". Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte viene contestato da un piccolo gruppo di militanti, che lo accusa: "Anche voi siete stati al governo con Salvini".
GLI ORGANIZZATORI
"Il ddl Sicurezza rappresenta un attacco senza precedenti ai diritti fondamentali e alla democrazia", scrive nel volantino la Rete No ddl Sicurezza. "Criminalizza il dissenso, reprime il conflitto sociale e colpisce lavoratori, studenti, migranti e chi lotta per giustizia sociale e ambientale. Siamo donne, uomini, identità non binarie, lavoratori, studenti e attivisti. Difendiamo la democrazia contro chi vuole trasformare l’Italia in un Paese autoritario", fanno sapere gli organizzatori.
I POLITICI
"Una manifestazione così partecipata è la dimostrazione che la democrazia non si cambia per decreto. Lo fermeremo in parlamento", dice Francesco Boccia del Partito democratico. "È un disegno di legge illiberale: trasforma in narcotrafficanti tremila aziende che coltivano la canapa, causando il licenziamento di circa 15 mila lavoratori e lavoratrici", sostiene Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra. Intanto un flash mob di Amnesty International chiede di non criminalizzare il blocco stradale: sicurezza. Sui cartelli gialli esposti da Amnesty, la scritta: "Sicurezza? No minacce alla libertà di espressione".
LE CATENE DI CARTONE
Quando la testa del corteo passa per piazzale Flaminio la rete No ddl spezza catene di cartone, "come quelle imposte dal ddl Paura", dicono gli organizzatori. All’arrivo in piazza del Popolo tanti se ne sono già andati e il riempimento arriva a metà. La musica ad alto volume riempie la piazza e la manifestazione si conclude senza incidenti.