Martedì 16 Luglio 2024
Cosimo Rossi
Politica

Ddl Nordio, Maddalena (Anm) critica le deroghe su peculato e abuso d’ufficio: "Da oggi i cittadini hanno minori tutele"

La vicepresidente dell'Anm critica la riforma, sottolineando la limitazione dell'azione della magistratura. Attendere per valutare le pene alternative proposte per l'emergenza carceri

Alessandra Maddalena, vicepresidente dell’Anm, cosa non vi convince del Ddl Nordio?

"Tra le perplessità c’è la contemporanea introduzione per decreto legge del peculato per distrazione. Il ministro ha precisato che non ha nulla a che fare con l’abrogato abuso di ufficio. Ma è chiaro che si voluto coprire in minima parte il vuoto creato, confermando quanto avevamo lamentato sull’inopportunità dell’abolizione e sul suo contrasto con gli obblighi internazionali".

Non si tratta di una modifica per accontentare le toghe?

"Mi fa sorridere. Si tratta chiaramente della risposta ad altre sollecitazioni. Il rischio di una procedura di infrazione era evidente, considerato che è anche in corso di approvazione una specifica direttiva Ue sull’abuso di ufficio. Rimane comunque fuori tutto il resto, prima compreso nell’abuso d’ufficio, togliendo tutela ai cittadini ed efficacia alla lotta contro la corruzione".

L’azione della magistratura risulta limitata?

"Questo non significa che, laddove ci sia una denuncia, non si indagherà comunque per individuare anche altre ipotesi di reato. Ma è evidente che si sia voluto rinunciare a perseguire le forme di doloso sviamento della funzione pubblica. Se era per evitare la paralisi amministrativa, bisognava puntare alla semplificazione della macchina, piuttosto che privare i cittadini di tutela. Taluni obiettano che ci sono poche condanne in confronto ai procedimenti avviati. Ma andiamo a vedere quelle condanne, che peraltro non riguardano solo gli amministratori, ma anche altri funzionari pubblici, compresi i magistrati".

Si obietta che le deroghe introdotte snaturino lo spirito del Ddl per assecondare le toghe...

"Mi lascia perplessa. Quando vengono apportate modifiche che migliorano un progetto di riforma, si contesta che è la magistratura a intromettersi per impedire alla politica di legiferare. Le leggi le fa il Parlamento e la magistratura non ha nessun intento né potere d’intromettersi. Ma l’Anm ha la competenza per offrire un contributo tecnico e un’opinione qualificata. Quando certe osservazioni vengono recepite non significa che la magistratura detti la linea, ma che ha offerto un contributo ragionevole. Se sono deroghe che consentono il miglior funzionamento della giustizia, è un favore ai cittadini. La nostra ottica è sempre la tutela dei cittadini".

Emergenza carceri: Nordio sembra voler favorire le pene alternative. Cosa ne pensate?

"Al momento è un’affermazione che va riempita di contenuto. Aspetterei di vedere esattamente a cosa si riferisce e cosa si farà in concreto. Al riguardo ci sono diverse sensibilità anche all’interno dell’Anm. A oggi c’è un decreto, che sicuramente ha aspetti apprezzabili, come l’incremento del personale, che non mi sembra tuttavia risolvere in maniera efficace il problema del sovraffollamento".