Sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per una settimana. Questa la decisione nei confronti di due dei tre orchestrali dopo le dichiarazioni rilasciate in un’intervista a un quotidiano locale in cui criticavano la direttrice Beatrice Venezi. Per il terzo, invece, solo un giorno di sospensione. È la decisione di Andrea Peria Giaconia, sovrintendente della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, dopo che i professori si erano esposti contestando così la direttrice: "Gesti non coordinati con la partitura, abbiamo scelto di non guardarla". La direzione dell’orchestra da parte di Venezi, secondo il loro giudizio, sarebbe "non adeguata" e "incoerente con l’esecuzione musicale".
Dopo un iniziale provvedimento disciplinare da parte della Fondazione, era arrivata una lettera dei tre professori d’orchestra, nella quale erano esposte le motivazioni che hanno portato alla protesta. Dopo circa 20 giorni, è arrivata ieri la risposta dell’Orchestra, che ha rigettato la lettera ritenendo di dover comminare la sanzione nei confronti dei lavoratori per "avere tenuto un comportamento incompatibile con i doveri contrattuali e per avere causato con le loro dichiarazioni un danno di immagine al teatro, incrinando i rapporti con Beatrice Venezi".
I musicisti hanno replicato affidando la questione agli avvocati e decidendo di fare ricorso. All’intervista, Venezi aveva già risposto dichiarando che: "La critica in sé può essere anche legittima ma ci sono stati toni che mal celano un’acredine da parte di queste persone che nascondono misoginia, ma anche ragioni politiche: basta vedere le aree a cui appartengono, che sono diverse da quella che io, in qualche misura, rappresento, anche se da tecnico, senza avere mai preso una tessera di partito".
La direttrice non ha infatti mai nascosto la sua vicinanza di idee con l’attuale governo, vista anche la nomina a consigliere per la musica da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Dopo la notizia, i senatori del M5s Luca Pirondini e Dolores Bevilacqua hanno commentato: "Se sei amica personale di Giorgia Meloni o del suo alfiere minore Gennaro Sangiuliano non puoi essere contestato, pena un provvedimento disciplinare sul lavoro. È un provvedimento scandaloso che non può essere accettato e che dimostra la concezione ignobile della cultura che esprime questo governo. Porteremo questo caso all’attenzione del Parlamento con una interrogazione".
Libero Stracquadanio